5 Domande: Aldo Ghiurmino
Impossibile non conoscere Aldo Ghiurmino, ha collaborato praticamente a tutti i più grandi congressi in Italia, ed e’ stato il traduttore ufficiale di moltissimi Masters of Magic, una persona estremamente competente, gentile e disponibile, con una passione smisurata per la Magia, che lo porta a girare l’Italia accompagnando vari artisti, e a portare la sua conferenza sul grande Denis Moroso. Eccovi Aldo!
Nasce a Savona nel 1963 da padre siciliano (sud Italia) e madre lombarda (nord Italia); attualmente vive nelle Marche (centro Italia).
Iscritto a Masters of Magic fin dalla sua fondazione con la tessera n. 5, da molti anni è parte attiva e versatile nei più importanti congressi magici che si tengono in Italia, impegnandosi
in traduzioni sul palco, scrivendo il notiziario, tenendo conferenze, facendo a volte parte della giuria e, non ultimo, esibendosi in concorso.
Tra gli autori del libro «Denis Moroso: L’Arte dell’illusione» e di .”Moroso e Dhotel – una storia di amicizia e magia”, traduce libri e note di conferenza, dal 1996 scrive su Magia Moderna e collabora con altre pubblicazioni.
1) Come ti sei avvicinato alla prestigiazione?
Fino a quando avevo ca. 10 anni non sapevo niente del mondo della magia, quando all’ improvviso mio padre mise una moneta nel palmo della sua mano, la chiuse, ci soffiò sopra e quando la riaprì la moneta non c’era più, ho chiesto come aveva fatto ed ha detto “magia” … senza spiegarmi il metodo che aveva utilizzato …è bastato quello per farmi capire quanto è bella questa arte .
Non avrei mai pensato però di diventare un prestigiatore fino al 1989, in quella data mi fratturai un polso in varie parti per un incidente con il deltaplano (in quel tempo ero un pilota da 5 anni, mi posso definire un pioniere di questo bellissimo sport) e l’ortopedico mi disse che potevo recuperarlo bene, ma non avrei mai più potuto fare cose estreme … ad esempio non avrei mai potuto essere un prestigiatore. Poco dopo mio padre mi disse che aveva saputo che a Bologna c’era un club di Magia (a quel tempo vivevo a Forlì), mi interessai andai al club dove conobbi Gianni Loria, Kundra, Andrea Baioni, Lorenzo Berdini e tanti altri amici con cui da allora condivido le mie avventure magiche … a proposito … il chirurgo si sbagliava
2) Il momento che ricordi piu’ intensamente della tua esperienza da prestigiatore.
Fortunatamente sono moltissimi i momenti che ricordo “più intensamente”, ma forse quello che ricordo con maggiore piacere è quando ho accompagnato Michael Ammar in un giro di conferenze in giro per il Nord Italia – era uno dei miei artisti favoriti, mi ero formato sulle sue cassette della serie “Easy to master …” e ora stavo con lui sempre giorno e notte, trasportandolo con la mia macchina da una città all’ altra e la sera andando in magic clubs dove lui si esibiva ed io lo traducevo- .
Un’ altra esperienza decisamente forte è stata anche quella quando – insieme a Walter Rolfo, Alessandro Docali, Max Schiro, Andrea Baioni e Cristina Angeloni ( e poi in seguito con … Marco Pusterla, Rudi Miserocchi, Gianni La Corte, Mario Baldantoni, Willy, Calogero Dimino ed altri) – abbiamo iniziato l’avventura con la Web TV di Masters of magic, in tre anni di attività abbiamo fatto centinaia di interviste ai più grandi artisti del mondo che poi abbiamo pubblicato sul web, molto bello intenso e … non è detto che sia finito .
3) Quali sono i personaggi che ti hanno influenzato di piu’ ed in che modo?
Silvan, Binarelli ed Alexander – che hanno tenuto incollati al tv me e la mia famiglia negli anni 70, 80 -. Aldo Colombini – è stato il primo prestigiatore visto dal vivo che mi ha meravigliato e divertito insieme (mi ricordo lo stupore con cui lo seguivo quando lo ho visto per la prima volta la sua “mamma mia rope routine”)-
Jeson Latimer, Yann Frish e Mario Lopez, sono alcuni degli artisti il cui show dal vivo mi ha fatto decisamente pensare in un primo tempo “ma come è possibile” ed in un secondo tempo “ che bello”.
4)Quale aspetto della nostra arte preferisci?
L’effetto che ha sul pubblico.
Per esempio nel film “Il mago Houdini” del 1953 – quello con Tony Curtis – una delle scene che mi piacciono di più di quel film è quella in cui un giovane Houdini è avvolto in un panno al centro di un palco con tutto il pubblico che lo dileggia e lo prende in giro, ad un cero punto un cafone gli tira un vegetale con l’intenzione di colpirlo. Tutto il pubblico è con il cafone che ha tirato il vegetale, ma la situazione cambia radicalmente quando jl vegetale colpisce il panno che ricopre il mago e rivela che lui è sparito e che l’unica cosa che ha colpito il vegetale è un panno vuoto. Tutto il pubblico all’istante passa dalla derisione all’ ammirazione … ecco penso che un simile “effetto sul pubblco” lo si può ottenere solo quando l’arte e l’artista entrano in gioco
5)quali sono i tuoi progetti futuri?
Nei prossimi mesi sarò impegnato a completare un libro che deve essere finito per l’inizio della Fism di Rimini, poi sono stato contattato per fare varie conferenze, organizzare eventi magici … inoltre ho delle idee interessanti che mi piacerebbe mostrare in un concorso.
Non vedo l’ora di realizzare tutti questi progetti e di buttarmi su nuovi sogni da fare diventare reali … come per magia
Pingback: 5 Domande: Aldo Ghiurmino | Auto Magic