5 Domande: Tiziano Grigioni #intervista #interview
Di Luca Ramacciotti
Per la rubrica “5 Domande a…” abbiamo il piacere e l’onore di intervistare il nostro #amico Tiziano Grigioni, “The Hipster Trickster”. Tiziano è un personaggio particolare nel mondo della #Magia, non solo per il look.
1) Come ti sei avvicinato alla #prestigiazione?
Ho conosciuto la magia il 5 gennaio del 2002.
Solo successivamente ho conosciuto la prestigiazione, sebbene una cosa sia stata poi conseguenza diretta dell’altra. Come ogni ragazzino della mia generazione ero bombardato dalle #pubblicità del fenomeno cinematografico del momento e come ogni ragazzino della mia generazione ho ceduto quindi alla tentazione e quel giorno di gennaio sono andato al #cinema a vedere Harry Potter! Ricordo come se fosse ieri quel pomeriggio in sala, quella carrellata di immagini che per la prima volta mostravano il castello di #Hogwarts.
Ho scoperto così il mondo di Harry Potter e non l’ho mai più lasciato, al punto da gestire tuttora diverse #realtà potteriane in #Italia e da vantare una collezione di materiale cartaceo sulla saga (perché sì, sono un feticista del libro) dal valore di svariate migliaia di euro.
La prestigiazione, invece, è arrivata quasi un anno dopo: il Natale seguente mi regalarono il classico kit del mago, di quelli che si trovano nei negozi di giocattoli… così da poter essere come Harry!
Inutile dire che a distanza di diciannove anni da quel Natale non è cambiato nulla: oggi come allora ancora mi incazzo se una tecnica appena studiata non viene pulita come vorrei o se il #pubblico non ha la reazione sperata al termine di un nuovo effetto.
La differenza sta solo in quel briciolo di #consapevolezza in più che tanti anni e tanto studio dopo mi hanno portato a rispondere alle tue domande!
2) Il momento che ricordi più intensamente della tua esperienza da prestigiatore.
Sono molti i momenti che ricordo con piacere, sebbene un ricordo particolarmente felice è quello della prima romana dello spettacolo “Prodigi” al fianco di Vanni De Luca, in scena per quasi un mese al Teatro Sala Umberto. Una grande emozione debuttare con uno spettacolo del genere a casa mia, nella mia città, con tutti i miei amici e quei colleghi che mi hanno conosciuto bambino per poi vedermi “battezzare” uomo.
Le parole del Maestro Tony Binarelli a fine spettacolo, poi… E chi se le scorda?
Un’altra piccola emozione incasellata nella tavola dei miei ricordi mi è invece stata regalata da un messaggio di Davide Calabrese (mio manager, regista, amico, collega “e niente di tutto questo”) qualcosa come tre anni fa. In quel messaggio mi definiva un attore.
Per uno che cerca di mettere la magia al servizio della performance è davvero una gran bella soddisfazione, soprattutto se detta da qualcuno come lui!
3) Quali sono i personaggi che ti hanno influenzato di più ed in che modo?
Faccio particolare difficoltà a rispondere a questa domanda, dico sul serio. Diciamo che sono vittima di continue influenze artistiche a seconda del periodo. Posso essere influenzato da un particolare performer, così come da un brano di un determinante musicista o dallo stile visionario di qualche regista di nicchia.
Se dovessimo parlare SOLO di magia, più che parlare di ispirazione o influenza parlerei di stima: ultimamente ho riconsumato il materiale di Jeff Hobson e ogni volta me ne innamoro di nuovo.
Ho poi scoperto Paul Dabek, un prestigiatore inglese che incarna ogni caratteristica che adoro. Ma ancora gli studi sulla misdirection del maestro Slydini o gli scritti teorici di Eugene Burger!
Tra gli artisti italiani ho invece un debole per Arturo Brachetti, che ammiro profondamente, e per Francesco Scimemi.
Ecco, Francesco secondo me è il perfetto esempio di sincretismo tra magia, comicità e teatro, dove i differenti elementi non hanno mai la meglio l’uno sull’altro bensì vivono in perfetta interdipendenza!
4) Quale aspetto della nostra arte preferisci?
Adoro follemente la misdirection, componente essenziale nell’arte della magia, tanto da essermi specializzato nel pickpocketing. L’idea di riuscire a intrattenere e stupire il pubblico senza troppi apparati -se non la loro attenzione- mi sembra certe volte quasi un superpotere. Sto ancora aspettando che un ragno radioattivo mi morda il dorso della mano, nel mentre studio e cerco di “rubare” dai migliori sul campo!
5) Quali sono i tuoi progetti futuri?
Progetti futuri? Al momento è complicato, purtroppo non sappiamo nemmeno quand’è che potremo nuovamente uscire di casa. Sto lavorando al soggetto di un nuovo spettacolo, dove alla magia viene unita anche un’altra componente teatrale (ma svelerò il tutto a tempo debito… J.K. Rowling ha dichiarato le vere intenzioni di Severus Piton solo alla fine dell’ultimo romanzo, chi sono io per poter dire tutto e subito?).
L’idea era di proporre un’anteprima dello spettacolo a maggio, per poi provare a venderlo la prossima stagione. Per ora però è tutto in stand-by! Nel mentre si studia, si scrive, si prova e si
rielabora.