Blog: La longevità nella Magia per Paul Gordon
Mi sono imbattuto in un post di Facebook molto interessante, scritto da Paul Gordon:
I was recently interviewed about longevity in magic. I was asked why I think so many newcomers come and go so quickly. Here’s my reply:
When I started in magic in the late 60s there was no internet, no videos/dvds, no pdfs and no downloads. The only way to learn was via books and they were (usually) loaned from a library. Access to magic wasn’t easy. One had to work hard to find it. One had to strive and then one had to translate the written word into a lot of practice and dedication. Magicians of my generation (and older) might agree.
Newcomers to magic are exposed to too much magic and too many learning formats. (And, often, too many releases.) They become overloaded and simply can’t see the wood for the trees. Some are in a hurry and buy trick after trick after trick (often looking for the elusive ‘holy grail’) and then they burn out and/or get fed up. To be frank, I’d have probably given up by now if I was new to this racket. I tip my hat to those who stay the course in the era of overload. To those who don’t stay the course or to those who are struggling, maybe try again and…slow down. Learning magic doesn’t have to be (isn’t) a race. The slow-burn approach often ‘encourages’ longevity.
X Paul Gordon
Mi permetto una libera traduzione:
Recentemente sono stato intervistato sulla longevità nel campo magico, mi è stato chiesto come un parere sul perché ci siano sempre più persone che si avvicinano alla magia e che se ne allontanino così velocemente, ecco la mia riposta:
Quando ho iniziato a fare magia alla fine degli anni sessanta non c’erano internet, video, dvd, ebook, pdf e download. L’unico modo per imparare qualcosa era attraverso i libri che di solito venivano presi in prestito in biblioteca. Accedere alla Magia non era facile. Si doveva lavorare sodo e sudare molto per trovare qualcosa, e serviva molto pratica e dedizione per mettere in pratica quello che si leggeva sui testi. I prestigiatori della mia generazione, ed anche più “vecchi”, possono confermare.
Le persone che ora si avvicinano alla Magia sono esposte a troppe informazioni, troppe uscite, nei mezzi più disparati. Essi diventano saturi e sovraccaricati che non riescono più a distinguere le cose importanti da quelle insignificanti. Sono presi dalla foga di comprare l’ultimo effetto, il Sacro Graal dei “frega-maghi”, che spesso si saturano e si stufano della magia in breve tempo. Per essere onesti, probabilmente anche io avrei abbandonato la Magia da parecchio se me ne fossi avvicinato in questo periodo. Tanto di cappello a chi riesce a mantenere la passione e l’interesse in questa era di bombardamento di informazioni.
A quelli che invece non riescono a mantenere il passo e fanno fatica a trovare una via in questo caos consiglio di riprovare e questa volta farlo più lentamente. Imparare la Magia non dovrebbe essere (non è!) una competizione.
Imparare lentamente, a “fuoco lento”, è un approccio che spesso incoraggia la longevità.
Altro da aggiungere?
Visitate il sito di Paul Gordon https://paulgordon.net/
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