Bob dylan, tra gioco d’azzardo e la magia di Roberto Bombassei
“La festa era finita qualcuno già pensava a cosa fare, Il bar era tranquillo solo tre operai a trapanare, Calato il coprifuoco finito il gioco duro, La gente di buon senso era già al sicuro, Lui in piedi lì all’ingresso sembrava proprio il Jack a Cuori, Entrò dentro il saloon “da bere a tutti – disse – pago io”, Un attimo in silenzio poi ritornò il solito brusio, Lui chiese a uno straniero muovendo un po’ la testa, “Sapresti dirmi quando comincerà la festa?”, Poi si spostò di lato guardando come il Jack a Cuori, Nel retro sulle scale giocavano a poker le miss, Lily con la coppia sperava di riuscire a fare un tris, La porta spalancata la strada si affollava, Entrava anche lì dentro la brezza che soffiava, Lily fa un rilancio e tira fuori il Jack a Cuori” Lily Rosemary and the Jack of Hearts di Bob Dylan
Il leggendario Bob Dylan ritorna in Italia con cinque concerti estivi che lo porteranno a presentare sui palcoscenici del nostro Paese l’album “Rough and Ways Days”.
Si esibirà infatti in due serate consecutive al Teatro degli Arcimboldi di Milano (il 3 e il 4 luglio 2023) per poi prendere il palco di due dei più prestigiosi festival italiani: Lucca Summer Festival (il 6 luglio) e Umbria Jazz (il 7 luglio).
Dylan concluderà la serie di concerti che lo riporterà in Italia dopo 5 anni a Roma, nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica (il 9 luglio).
“Rough and Rowdy Ways”, l’album pubblicato da Dylan nel giugno 2020, è stato descritto da gran parte della critica internazionale come uno dei migliori album pubblicati negli ultimi anni dal cantautore Premio Nobel.
Su richiesta dell’Artista, i concerti saranno “Phone free show”, ciò significa che i telefoni non sono ammessi in sala durante il concerto e sarà vietata ogni ripresa audio, video e fotografica. I telefoni verranno sigillati in una custodia da una società dedicata.
Una volta arrivati sul posto, la società predisposta avrà il suo personale dedicato a disposizione per aiutare gli spettatori a mettere il proprio telefono in una custodia chiusa e sicura, che rimarrà in possesso del proprietario per tutta la serata. In caso di emergenza e qualora il possessore del telefono dovesse avere bisogno di utilizzare il dispositivo, si potrà recare in un’area dedicata e segnalata, destinata all’uso del telefono.
Amo Bob Dylan fin da piccolo e, da alcuni anni, suono le sue più celebri canzoni con l’armonica a bocca.
Ma pochi sanno che Dylan ama la magia e soprattutto il gioco d’azzardo.
Bob Dylan è da sempre affascinato dal Poker.
Alcune celebri canzoni da Lui scritte hanno come tema principale proprio il celebre gioco d’azzardo: “Lily Rosemary And Jack of Hearts”, “Huck ‘s Tune”, “Rambling Gambling Willie” tanto per citarne alcune.
Nel romanzo autobiografico “Chronicles”, Dylan narra di come nel periodo del Greenwich Village, dopo ogni esibizione, il miglior modo di passare il tempo fosse giocare lunghissime partite a poker.
Un primo e famoso riferimento proviene da “House of the Rising Sun” che ovviamente non è una composizione di Dylan, ma proviene da una fonte tradizionale spesso nota come “Rising Sun Blues”.
È la classica storia del giocatore d’azzardo che passa troppo tempo in un night club con le signore e i tavoli da gioco. La versione resa popolare dagli Animals interpretata da Bob cantata nel suo omonimo album d’esordio del 1962 è una prima testimonianza di questa tesi che vuole creare una connection tra Bob Dylan e il mondo del gambling.
Passiamo quindi a Rambling Gambling Willie che è una canzone particolarmente confusa in quanto compare in diverse versioni di Bob.
Il pezzo originale ha avuto origine dalla canzone tradizionale “Brennan on the Moor” e poiché la canzone è cambiata nel corso degli anni, i testi hanno vagato dappertutto.
Il personaggio di Dylan è basato su Wild Bill Hickock (noto come “Willie O’Conley” nella canzone) ed era destinato a far parte del secondo album.
È interessante notare che quell’album che abbiamo sempre conosciuto come Freewheelin, originariamente si chiamava Bob Dylan’s Blues, almeno fino alla fine di luglio 1962, quando Dylan registrò “Rambling, Gambling Willie”.
Alla fine Willie viene colpito da un uomo che lo accusa di barare e ha in mano le tradizionali carte del morto, gli assi e gli otto.
E così l’ultimo verso ci dice che quando è arrivata la tua ora, è tutto, non c’è modo di sfuggire alle carte o di morire.
Altro brano, scritto appositamente per il film Lucky You del compianto Curtis Hanson.
Hanson è stato importante per rilanciare la carriera di Mr. Dylan, dato che è l’autore di Wonder Boys, film per il quale Dylan aveva composta la canzone originale Things Have Changed, la quale vincerà l’Oscar nel 2001 come miglior canzone originale.
Huck’s Tune, scritta per il film Lucky You ed è una canzone sul poker, sul circuito dei casinò live che pone al centro del plot narrativo un solido e collaudato impianto narrativo dove l’amore viene paragonato al tema del gioco e viceversa.
Il brano è contenuto nell’ottavo capitolo della Bootleg Series, Tell Tale Signs.
Si tratta di una canzone assolutamente unica e straordinaria.
Questo ci porta al pezzo finale della lista, “Lily, Rosemary and the Jack of Hearts”.
Lily è ovviamente la giocatrice di poker e il tema delle carte da gioco emerge per tutta la durata della canzone, che sembra essere in parte ispirata a Lewis Carrol e alle avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie.
Non a caso Dylan citerà ancora l’autore britannico nel suo capolavoro del 2001, “Love And Theft”.
Ma il legame con la magia?
Bob Dylan è stato amico anche di Ricky Jay.
Ricky Jay, nome d’arte di Richard Jay Potash (New York, 26 giugno 1946 – Los Angeles, 24 novembre 2018), è stato un illusionista, attore e scrittore statunitense.
Jay nacque a Brooklyn, New York, da una famiglia ebraica borghese, figlio di Shirley Katz e Samuel Potash.
Il nonno, Max Katz, era un commercialista affermato nonché prestigiatore dilettante che avviò Jay alla professione.
Almeno due dei suoi show, “Ricky Jay and His 52 Assistants” e “On the Stem”, erano diretti da David Mamet, che ha anche diretto Jay in un certo numero di suoi film.
Fino a poco tempo fa, Jay era ricordato nel Guinness dei primati per aver lanciato una carta da gioco alla distanza di 58 metri (190 piedi) alla velocità di 145 km/h (90 miglia/ora).
Ricky Jay era in grado di lanciare una carta da gioco nella buccia di una anguria (che egli descrive come “lo spesso e pachidermico strato esterno dell’anguria”, del “più prodigioso dei frutti commestibili”) dalla distanza di dieci passi.
Esperto in giochi di abilità e noto per i trucchi di carte, per i giochi di memoria e i giochi di parole, nel 2002 si sposò con la produttrice Chrisann Verges.
Nella clip promozionale per l’album “Love and Theft” video musicale della canzone di Bob Dylan “Tweedle Dee & Tweedle Dum”, si vede chiaramente Dylan giocare una partita a poker con Ricky Jay, piccola sequenza remake del film Jay di David Mamet “House of Games”.
Sembra che, durante la produzione del video, secondo quanto riferito, un cacciavite è caduto dalle travi e si è conficcato nella mano di Jay. Chiedendo se fosse vero direttamente a Jay, Lui mi sorrise.
In qualità di esperto di magia, gioco d’azzardo, giochi di truffa e intrattenimento insolito, Jay è stato per molti anni consulente di progetti hollywoodiani, a cominciare dal suo lavoro nella produzione di Francis Ford Coppola di The Escape Artist di Caleb Deschanel.
Insegnò a Robert Redford come manipolare le monete per il film “The Natural” e ha lavorato con Douglas Trumbull al suo progetto Showscan New Magic (1983).
Ha partecipato come attore protagonista nel film della saga James Bond “Il domani non muore mai “(Tomorrow Never Dies), regia di Roger Spottiswoode (1997) nei panni di Henry Gupta.
Successivamente Ricky Jay ha contribuito a diversi progetti nel mondo della musica, in particolare l’uscita Sony del 2007 “Ricky Jay Plays Poker”, un cofanetto contenente un CD di canzoni legate al poker (di Bob Dylan, Robert Johnson, Townes Van Zandt , Patsy Cline , Lorne Greene , Howard Da Silva , OV Wright e molti altri), un DVD con Lui che discute ed esegue notevoli effetti di inganno sul tavolo da gioco e una scatola di carte da gioco da Lui prodotte.
Ritornando a Bob Dylan, nel 2016 pubblica il suo album “Fallen Angels”. La copertina dell’album presenta una versione ritagliata di una fotografia vintage in bianco e nero di un uomo che tiene una mano di poker originariamente scattata nel 1928.
Secondo lo studioso di Dylan Alan Fraser: “Il mazzo è stato realizzato dal famoso giocatore produttore di carte Andrew Dougherty (lo stesso ragazzo che ha realizzato i famosi mazzi Tally Ho che sono ancora in produzione oggi).
Inoltre, il nome del design del dorso si chiama ‘Chinese Dragon Back No. 81′”.
Fallen Angels è il trentasettesimo album in studio del cantautore statunitense Bob Dylan.
L’album contiene dodici cover di altrettanti brani della tradizione musicale americana.
Fallen Angels è stato inciso da Dylan nel 2015 ai Capitol Studios di Hollywood, con la sua touring band.
Secondo Jay, l’informazione storica è corretta.Lo so perché glielo chiesi direttamente a Lui.
Per terminare, durante il lock down dovuto al covid19, Dylan ha pubblicato la canzone dal titolo “MURDER MOST FOUL”, un testo della durata di ben 17 minuti.
Una frase, “Play it for Houdini spinning around his grave “è dedicata ad Harry Houdini, il celebre escapologo.
CHI È BOB DYLAN
Bob Dylan (Duluth, 24 maggio 1941) è un cantautore e musicista statunitense.
Nato Robert Allen Zimmerman, ha legalmente cambiato il suo nome in Bob Dylan nell’agosto 1962.
Distintosi anche come scrittore, poeta, pittore, scultore e conduttore radiofonico, si è imposto come una delle più importanti figure a livello internazionale in campo musicale, in quello della cultura di massa e in quello della letteratura.
Oltre ad aver di fatto plasmato la figura del cantautore contemporaneo, a Dylan si devono anche l’ideazione del folk-rock (in particolare con l’album Bringing It All Back Home, 1965), il primo singolo di successo ad avere una durata non commerciale (gli oltre 6 minuti della famosa Like a Rolling Stone, 1965) e il primo album doppio della storia del rock (Blonde on Blonde, 1966).
Dylan è stato anche tra i primi cantautori folk contemporanei ad abbandonare lo schema collettivo della topical song, dando maggior rilievo al mondo dell’interiorità umana e segnando il passo per la generazione successiva di folksinger.
Il video promozionale del brano Subterranean Homesick Blues (1965) è considerato da alcuni il primo videoclip in assoluto.
L’album Great White Wonder (1969) ha lanciato il fenomeno dei bootleg,mentre la tripla antologia Biograph (1985) è considerata uno dei capostipiti dei cofanetti.
Tra i numerosi riconoscimenti che gli sono stati conferiti vanno menzionati dieci Grammy Award, il Polar Music Prize nel 2000,il Premio Oscar nel 2001 (per la canzone Things Have Changed, dalla colonna sonora del film Wonder Boys), il Premio Pulitzer nel 2008, la National Medal of Arts nel 2009, la Presidential Medal of Freedom nel 2012 e la Legione d’Onore nel 2013.
Il 13 ottobre 2016 gli è stato conferito il Premio Nobel per la letteratura.
La rivista Rolling Stone lo inserì al secondo posto nella lista dei 100 miglior artisti, al settimo in quella dei 100 migliori cantanti e, nel 2015, al primo in quella dei 100 migliori cantautori.
Nel corso degli anni Dylan ha ampliato e personalizzato il suo stile musicale arrivando a toccare molti generi diversi come country, blues, gospel/spiritual, rock and roll, rockabilly, jazz e swing, citando anche musica popolare inglese, scozzese e irlandese.
I biglietti sono acquistabili sul sito di TicketOne.