Bocche aperte per Tesei, il mentalista + intervista
Tre ore di show al Gran Teatro Geox tra illusionismo, psicologia e tecniche di comunicazione
PADOVA – Non sono certo solo i bambini a rimanere a bocca aperta (come se la magia e l’illusionismo fossero cose solo per bambini! JAQK). Uno spettacolo nello spettacolo è guardare il volto di alcune tra le oltre mille persone accorse a vedere Francesco Tesei e il suo nuovo spettacolo “Mind Juggler”. Prima apprensione e attenzione ad ogni particolare del numero, poi, una volta che si arriva all’esito dello stesso, stupore e ammirazione, meraviglia e sorpresa. Del resto Tesei è un vero e proprio mentalista, uno capace di tenere incollato il pubblico alle poltroncine del Gran Teatro Geox per quasi tre ore con numeri che uniscono pnl e illusionismo, psicologia e tecniche di comunicazione. Tesei con il suo show vuole spiegare che “Ognuno di noi è molto più di ciò che pensa di essere, e sa molto più di ciò che pensa di sapere”, per dirla alla Milton Erickson. E’ per questo che nel giro di pochi anni il pubblico e gli ammiratori di Tesei è diventato così grande: ognuno di noi vuole sbirciare nel proprio lato oscuro della luna.
Si inizia con Tesei che mette tre buste sul palcoscenico e lancia nel pubblico un peluche, il pesce “Memo” che per tutto lo show selezionerà gli aiutanti (alla fine sono circa venticinque). Due spettatori scelgono le buste e le accartocciano, scoprendo che nella terza erano nascosti due calici per un brindisi di benvenuto. Il Mentalista utilizza per i primi numeri “piccoli sotterfugi psicologici” per i propri numeri di condizionamento, come la scelta tra delle palline colorate resa sempre più complessa dall’aumento del numero delle stesse. Divertentissimo il momento alla “Lie to me”, in cui il “giocoliere della mente” fa scrivere ad alcuni volontari del pubblico una parola scelta da un libro immaginario (giochino che ha coinvolto tutti i mille presenti) e scopre via via chi mente e chi dice la verità attraverso l’osservazione degli individui e la loro comunicazione non verbale, fino a svelare, tra gli applausi del pubblico, la parola dell’ultimo “aiutante” (“cipressi” per la cronaca).
Ancora più difficile il numero successivo. Bendato e alla cieca, Tesei in base alle reazioni del polso di un aiutante che gli coprire gli occhi riesce a scoprire quello che gli sta succedendo attorno. Qui entra anche l’illusionismo nel numero finale in cui si scopre che l’ultimo libro rimasto ha in copertina un domino, metafora del risultato di determinate scelte (condizionate), e che l’oggetto messo in tasca, prima dell’inizio del numero, all’aitante era proprio una tessera del domino. Il secondo tempo si apre con un numero di illusionismo classico ma rivisitato. Indovinare un numero scelto a caso da parte di una spettatrice e ricreare uno schema in cui la risultate di verticali, diagonali, orizzontali dia proprio il numero scelto, ovvero il 33. Ultimo esperimento, tra mappe mentali, condizionamento, psicologia e comunicazione è indovinare la catena di parole prodotta da nove spettatori del pubblico, scaturita dalla sollecitazione visiva di una fotografia. Qui sì si resta a bocca aperta. Soprattutto quando l’ultima parola viene formata dalle lettere impresse su degli ombrelli, consegnati ai vari spettatori selezionati sul palco. Dopo tre ore di show Francesco Tesei aspetta fuori il suo pubblico nel foyer per un saluto al pubblico e la firma autografi. Ammirevole. Sicuramente è il miglior mentalista italiano, ma il suo punto di forza è proprio la sua capacità d’intrattenitore e d’attore. E far passare l’idea che il mistero sia solo la parte meno conosciuta della nostra mente.
Su Radio Bue di Padova l’intervista a Francesco Tesei prima dello spettacolo: http://www.radiobue.it/podcast/6stleinterviste_FrancescoTesei.mp3