Carlo Faggi (Mago Fax) intervistato da Roberto Bombassei
“L’età che vola discorre nascostamente e inganna altrui, e niuna cosa è più veloce che gli anni, e chi semina virtù fama raccoglie.”
Leonardo Da Vinci
Ho sempre pensato, da quando ci frequentiamo, che se Leonardo Da Vinci fosse vivo, lo amerebbe senz’altro. Perché è uomo solare, di una risata contagiosa, colto, intelligente, curioso e amante della vita.
Le nostre conversazioni spaziano su tantissimi argomenti che entrambi amiamo. Possiamo parlare di magia, aneddoti, passando poi a filosofia, teologia, arte e artisti, tutto questo nell’arco di cinque minuti. È una persona con cui amo passare il tempo. È per me un onore presentarvi Carlo Faggi (libri di Carlo Faggi su Amazon).
Sei partito da stupire per arrivare all’Illusionarium…
“Stupire nasce come grande novità italiana. Stupire ha avuto lo scopo, ed è reale, dati alla mano, di costruire una generazione di maghi e non solo. Maghi anche famosi mi hanno dichiarato, sinceramente, che la loro passione per l’arte magica è avvenuta con “Stupire”. Alcuni mi hanno detto “Carlo avrei fatto un altro lavoro nella vita, ma comprando Stupire ho deciso di diventare mago”. Molti, ancora oggi, mi dicono e confermano “Io sono nato da stupire” e ovviamente, a me, fa un piacere enorme.
Come hai concepito la sua ideazione?
“Quando concepii “Stupire” molti maghi non erano d’accordo sull’idea di pubblicare giochi, ma ben presto però capirono l’importanza pubblicitaria, senza nemmeno chiedermi niente. Ci sono stati alcuni club magici che addirittura andavano in edicola e chiedevano all’edicolante la cortesia di aggiungere alla rivista i propri bigliettini da visita del loro club e, molti club magici, sono nati o hanno creato il loro club da “Stupire”.
In Italia, chi ha finito la collezione di tutti i numeri, sono 39 mila persone. I primi fascicoli hanno venduto 80.000 copie!
Avevo raggiunto anche un accordo con Alberto Sitta, per far aggiungere sulla copertina di ogni volume la sigla del Club Magico Italiano, ma poi la cosa non si fece.
Per ritornare alla domanda originale, l’idea di creare “stupire” è stata ideata sulla base delle ricette di cucina: passo per passo, foto dopo foto, più illustrazioni che spiegazioni. Per quei tempi, non esisteva niente di tutto ciò nel mondo.
Vuoi sapere una curiosità? Sai chi fece tutte le foto per stupire? Mia moglie Tiziana! Grazie a stupire l’ho conosciuta, lei aveva uno studio fotografico e io andai lì a fare tutte le foto della rivista…”
La magia di Stupire!
“Io scoprii la magia grazie a mio padre. Lui era solo un appassionato, ma non faceva giochi per altri. Li faceva solo per lui e, naturalmente, per me. I miei primi giochi li ho imparati da lui. Essendo io, diciamo, estroverso, iniziai a farli in famiglia. Facevo un meraviglioso gioco che mi ero inventato: andavo dal panettiere con una moneta ricevuta di mancia, il 10 lire di metallo, e gli dicevo di cuocermela nel panino. E lui mi faceva i panini con dentro la moneta. Poi a casa, mettevo il pane nel cestino, e quando venivano gli amici di famiglia, prendevo la moneta e, facendola sparire, la facevo riapparire realmente nel panino! Tutto questo quando avevo sette anni”
Invece Illusionarium come nasce?
“Sai chi è Susanna Messaggio? Bene Susanna per molti anni, nel mese di dicembre, affittava un padiglione intero della fiera campionaria, per fare un evento che si chiamava “La casa di Susanna”.
Era un evento di divertimento per grandi e piccini. Alcuni padiglioni erano dedicati alla vendita di prodotti, altri invece erano di divertimento.
Bene, un giorno, due giorni prima che l’evento si realizzasse, uno sponsor diede forfait e mi chiamò Susanna chiedendomi di farmi venire un’idea per allestire il padiglione principale.
Che fare, mi domandai? Così inventai questo: presi un libro in formato gigante, che avevo in casa, lo tagliai a fette, feci fare dei plexiglas, feci dipingere il padiglione tutto di nero e feci attaccare su tutte le pareti questi enormi fogli tagliati, che ricreavano delle illusioni ottiche. Lo chiamai il “Palazzo delle illusioni”.
Bene, fu un successo straordinario, c’era la fila fino a fuori la manifestazione per vedere queste illusioni. Alcuni giorni dopo mi chiamò l’allora direttore della fiera per dirmi “… con poco dispendio …hai realizzato l’impossibile…”
E così, mi ha fatto pensare. Lì ho capito che le illusioni ottiche sono per la gente un argomento serio. E così, studiando, creando ho costruito quello che oggi è “Illusionarium”.
Le illusioni ottiche sono magia, ti inviato a pensare, a stupirti. Oggi possiedo quasi 250 illusioni ed esperimenti ottici, riuscendo così a creare anche nello stesso posto mostre sempre diverse.
Dalle scuole, centri commerciali …Oggi ho rimodulato “Illusionarium” per colpa o grazie al covid 19: ho chiamato l’ultima mostra “Le foto pazze del mago Fax”: si osservano, senza toccare e ti stupisci. Funziona molto bene sia in spazi aperti e chiusi. Tutta la mia ricerca e il mio lavoro ha fatto nascere il meraviglioso libro edito da Florence Art Edizioni dal titolo “Illusionarium”
Tempo fa, in una telefonata, mi hai detto una curiosità su questo libro… hai ricevuto una telefonata da?
“…Da quel grande cultore della nostra arte che è Max Maven, alias Phil Goldstein. Mi disse: “Mi scusi, io parlo male italiano ma lo leggo molto bene. Io sono un appassionato di illusioni ottiche e la chiamavo per dirle che il suo libro è il più bello che abbia mai letto”
Questa curiosità mi porta dritto a chiederti altre cose curiose sulla tua carriera. Io so che “Stupire” è stato inserito….
“Ah già…. Che memoria che hai!!!! Anni fa mi ha telefonato la Biblioteca Nazionale di Roma dicendomi che il loro compito era di scegliere accuratamente alcune opere italiane per poi metterle in un contenitore antiatomico per conservare la cultura italiana. Ebbene, avevano scelto anche “Stupire”.”
Fantastico!
“Un’altra curiosità è il fatto che sono stato citato per cinque anni di fila nel Guinness of Records per l’evasione dalla camicia di forza appeso a testa in giu. Fui il primo a farla certificare e la stampa e mass-media ne diedero ampio risalto in quanto ero l’unico italiano presente nel Guinness! La camicia di forza era regolare e il fatto di stare a testa in giù, a 60 metri di altezza, è pericolosissimo.
Tu sai che se per caso svieni i piedi, che sono legati, si liberano da soli perché tendono a rilassarsi? Sai come mi allenavo? Lo chiamavo l’allenamento del pipistrello… nel mio negozio di magia, rimanevo appeso alle travi, accoglievo i clienti così, come un pipistrello.
Presentai la camicia di forza a testa in giù oltre che per il Guinness anche al Circo Medrano e, una volta, all’idroscalo di Milano.
Ho guidato anche una moto bendato, ma non l’ho mai fatta certificare…lì, il trucco …c’è!”
Parliamo di un’altra curiosità, alcuni tuoi premi tra cui il “Leonardo Da Vinci”
“Ricevetti il premio per “Illusionarium”. Ricevetti una lettera che mi avvisava che il giorno “tal dei tali” dovevo presentarmi al ritiro. All’inizio pensavo fosse uno scherzo, perché l’anno prima fu dato a Margherita Hack e due anni prima a Rita Levi Montalcini!
Ma il premio più importanti che ho ricevuto è, per me che sono milanese, l’Ambrogino d’oro!”
Altra curiosità. È vero che eri un pittore?
“Si, ero un pittore professionista. Pensa che feci una mostra divisa in due: da una parte io e dall’altra De Chirico!”
E tu sai che un tuo quadro è nella mia collezione privata?
“Si.”
Se lo osserviamo bene quel quadro è un ‘illusione ottica!
“Si, Roberto, hai perfettamente ragione. Ma lo sai una cosa? Alcuni miei quadri vennero scelti e mandati al Moma di New York, nella mostra intitolata “Fine art in Italy”
Collezionare. Tu sei uno dei più grandi collezionisti italiani
“Avrò circa quattromila libri … tutti orgogliosamente letti! Ma, non solo. Pochissimi sanno che ho una stratosferica collezione di autografi originali. Alcuni comprati, altri scambiati e tantissimi di prima mano. Ho un modo tutto mio per prendere autografi di persone vive…… Sono settant’anni di collezione. Sono tutti album fatti molto bene, ogni pagina è una storia!”
Molta gente Carlo non sa che tu sei il responsabile Italia del “Project Magic” di David Copperfield…
“Ho Incontrato David Copperfield entrambe le volte che si esibì in Italia.
La seconda volta gli chiesi perché in Italia non c’era nessuno che curava il Project Magic e Lui mi rispose “Nessuno me lo aveva mai chiesto”. Mi diede il numero della sua responsabile e presi accordi. E così è nato il tutto, anche in Italia.”
Chi ti piacerebbe incontrare del passato?
“Leonardo Da Vinci e passare una serata insieme a lui nel suo ristorante “Le tre rane di Sandro e Leonardo””
Carlo. L’ultima domanda: che cos’è per te la Magia?
“Una malattia, in senso buono, per tutta la vita”
Roberto Bombassei https://www.instagram.com/robertobombassei/