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“Che la magia abbia inizio” #roma #foto #recensione #2023

Il Club Magico Italiano C.M.I. Gruppo Regionale Lazio – Lamberto Desideri per dare il buon anno ha organizzato giovedì 12 gennaio scorso lo spettacolo “Che la magia abbia inizio” presso il Teatro Tordinona che ha sancito anche il primo atto della nuova era con Davide Spada al timone del gruppo.

Uno spettacolo che è stata davvero l’occasione per scambiarsi auguri e abbracci in un clima di gioia e amicizia.

Ad aprire la serata c’è stata la danza sensuale di Vanessa Specchia che ha introdotto il cast.

I primi a salire sul palco sono stati Rolanda e Marco Zoppi con il loro consolidato numero di disegni luminosi e le fragili, quanto imprevedibili, bolle di sapone.

Fil ha dimostrato come un numero “classico” quale gli anelli cinesi può essere reinventato unendovi anche l’arte acrobatica con gli anelli che si muovevano con leggerezza eterea tra le sue mani. Bravura e stupore da parte del pubblico. Molto elegante. Gli anelli davvero si smaterializzavano tra di loro.

Sul palco ha poi esordito, in tutti i sensi, Martin che ha coinvolto uno spettatore in un numero di predizione di una carta ben congeniato. Molto emozionato, ma promette davvero molto bene anche per tutta la passione che investe in questa arte.

E’ stata poi la volta di Matteo Fraziano che ha presentato la sua versione delle “Ombre cinesi” legandole molto alla musica in maniera stretta e dinamica. Una versione molto interessante anche per i riferimenti visuali che non sono i soliti che vediamo in questa tipologia di esibizione.

A Tiziano Grigioni il compito di portare quella vena di irriverenza che gli è tipica in un gioco a ping pong con il pubblico e due volontari, un orologio e un… porcone. Come sempre si è mangiato tranquillamente il palcoscenico. Tra la stand-up comedy, il cabaret e l’atto magico in un turbine di parole e gesti.

Ieri sera erano presenti due grande Maestri. Uno seduto in prima fila si chiama Silvan e l’altro era sul palco e il nome è Bustric. Teatro puro. La mimica, i movimenti, la logica della narrazione, la poesia, la dolcezza. Ogni volta che ho la fortuna di vedere questo immenso artista su di un palco non posso fare a meno di tornare bambino e perdermi nel suo universo colorato e fantasioso. Non è tanto quello che esegue, ma come lo compie. Un gigante.

A chiudere la serata la pura follia comica di Raffaello Corti. Sinceramente ogni volta che vedo una sua esibizione mi stupisco di come questo giovanissimo ragazzo abbia tempi comici così perfetti e idee fulminanti e rapide. E riesce anche a compiere vere magie in tanto surrealismo.

A presentare la serata Walter Rolfo.

Grazie a Pietro Nissi per aver concesso l’utilizzo dei suoi scatti fotografici.

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