“Come per magia” Albo di Diabolik (Dicembre 2021)
Ogni gioco di prestigio nasconde un trucco, e nessun mago è disposto a svelare i suoi segreti. Diabolik lo sa meglio di chiunque, essendo a suo modo un illusionista, ma vuole lo stesso scoprire dove è finito il magico anello di Harry Weisz. In allegato un albetto promozionale dedicato a “Diabolik” il film dei Manetti bros. in uscita nelle sale il 16 dicembre.
Maggiori informazioni su https://www.diabolik.it/pubblicazione/Come-per-magia
Il mese dedicato a Diabolik (col film nelle sale dal giorno 16 dicembre) si apre con un inedito dal sapore classico ma anche un po’… magico. Non è la prima volta che Diabolik ha a che fare coi giochi di prestigio, ma qui sarà tutto un po’ diverso. Cosa attenderà il nostro anti-eroe e la sua complice? Su quale clamoroso bottino vorrà mettere le mani?
La storia parte nel Beglait, dove conosciamo l’illusionista houdiniano Weisz. Da lui, si arriva a un collezionista e prestigiatore che mette le mani su un prezioso anello: oggetto che attira immediatamente l’attenzione del Re del Terrore. Ma rubare l’anello in una casa piena di trucchi magici non è semplice; perdipiù l’astuto collezionista ha anche escogitato un piano -tanto semplice quanto sorprendente- per fregare Diabolik, annullando virutalmente ogni possibilità di furto.
E così, in una storia che diventa anche classica eredità da dividere (con dispersione di grandi energie da parte dei due criminali, costretti a tenere d’occhio diversi punti strategici per sapere dove potrebbe finire l’anello…) le sorprese continuano a non mancare.
La retrocopertina è dedicata ad Angie, l’assistente dell’illusionista che vuole essere anche un omaggio all’omonimo personaggio del Martin Mystère di Alfredo Castelli, autore presente anch’egli (in disguise, ma non troppo) come co-protagonista della storia. Tra passato e presente, la storia di questo magico anello attraverserà tutte le pagine, fino alle tavole finali più ricche di azione. Ottima la ricostruzione degli anni ’10 del Novecento, tra abbigliamenti, ambienti e arredamenti.
Il primo numero della sessantesima annata (firmato Gomboli, Pasini e Finocchiaro) è un episodio godibile e leggibile, forse non “fortissimo” ma molto simpatico, specie per la guest star d’eccezione (monsieur Castelli) che autoironicamente si è prestato a diventare personaggio diaboliko; sarebbe potuto/dovuto essere, forse, un ideale starting-point per chi, vedendo il film al cinema, si interesserà del personaggio.
Di certo è un albo molto ben disegnato (Di Bernardo) e dalla trama abbastanza classica (con un tocco di giallo), e quindi assolverà in parte a questo eventuale compito.
Incluso, comunque, un piccolo opuscolo spillato che riguarda proprio la produzione di Diabolik Il film, con curiosità e foto di scena.
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