Conferenza “La Creatività” di Tony Polli #recensione
Recensione di Salvatore “Berok” Rapacciuolo della conferenza di Tony Polli, “La Creatività”, tenuta il 19 Aprile 2022 presso il Club Magico Bartolomeo Bosco di Torino.
Svolgimento:
— UN. ALIENO. —
Chiosa alla summenzionata recensione:
Descrivere il lavoro di Tony Polli sulla monetomagia, sull’arte magica in generale ed in particolare il suo processo creativo è francamente imbarazzante. Non certo per lui ma per chiunque altro gli si voglia mettere a confronto.
L’unico grosso problema di questo straordinario artista nostrano è l’umiltà quasi timida che da sempre lo caratterizza. Ci sono diversi blasonatissimi artisti internazionali che col dieci percento delle creazioni che può vantare Tony hanno girato i più rinomati circuiti magici di tutto il mondo ricoprendosi di meritati onori. Lui ha invece proseguito il suo lavoro quasi sempre in sordina, raccogliendo certo lodi sperticate da tutto il gotha della monetomagia internazionale ma restando sostanzialmente invisibile al mondo magico italiano che talvolta ahimè tarda troppo a lungo ad accorgersi delle sue perle ed attende magari qualche riconoscimento internazionale per poi partire alla rincorsa delle lodi. L’unico paragone monetomagico che può venirmi in mente a livello italiano è Giacomo Bertini, per il quale si è “scomodato” Stephen Minch scrivendo un intero libro sulla sua opera, onore riservato a pochissimi immensi artisti internazionali. Eppure anche Bertini resta tutt’ora misteriosamente in una sorta di secondo piano italiano. Tony poi dalla sua ha un intero arsenale creativo che va oltre le monete. Il suo lavoro sul Filo della Zingara ne individua e supera mirabilmente l’annoso problema del finale telegrafato, aggiungendo perfino un ulteriore tocco di poesia; i suoi Anelli Cinesi sono un vero trionfo, un raro esempio di routine che pur rifuggendo qualsiasi inutile complicazione, tenendo un ritmo pacato e adatto alla conversazione e all’interazione artistica con le persone, riesce a stupire e soddisfare tanto i maghi (assetati di tecnicismi e trovate geniali) che gli spettatori, implacabili giudici della “vera” magia. E questi sono solo due degli innumerevoli esempi non monetomagici che vi potrei fare di un repertorio vastissimo e quasi sempre personale, scelti solo perché parte della attuale conferenza.
Dovevate esserci al Bartolomeo Bosco, a vedere le facce allibite di tutti. Gli occhi che ogni volta vagavano persi e fanciullini, l’espressione da “non è possibile” prima che il trucco venga svelato e l’espressione da “ok, non è possibile” dopo che la spiegazione è stata data. Dovevate vedere ancor di più la gioia di tutti i maghi! Difficilmente dei tecnicismi di alto livello godono del favore dei non addetti ai lavori. Chi non è appassionato di monete solitamente guarda in modo distratto anche la tecnica più raffinata perché sa che non la imparerà mai. Per Tony Polli invece c’era solo ammirazione e gioiosa approvazione perché quel che crea Tony è bello anche e soprattutto a livello artistico. La sua costruzione scenica è rotonda ed ogni mossa si fonde perfettamente nel contesto, sparendo alla percezione del pubblico. Tony ti fa venire la voglia di provarci, perché il gioco vale la candela. E anche se non ci proverai, dentro ti rimane l’esempio cui puntare, il grado di purezza tecnica e artistica cui ambire.
E tuttavia questa è una conferenza sulla creatività. Certo, le mosse vengono spiegate, tutte. Ma cosa vi porterete a casa davvero? Tony lo sa che le sue mosse sono per pochi. Però sa di poter dare davvero tanto proprio sul versante dell’inventiva. Così parte dagli albori della sua carriera e mostra come una routine si possa evolvere negli anni, trasformandosi completamente e raggiungendo livelli assolutamente impensabili. Ci spiega soprattutto perché si è evoluta in determinate direzioni. Ci mostra a cosa puntare, quali criteri ci debbano servire da ispirazione e guida, ci sprona con l’esempio a non terminare mai la ricerca, a guardare criticamente anche i nostri cavalli di battaglia, ad individuarne i punti deboli e a superarli, persino a ribaltarli completamente, sacrificando le nostre comode convinzioni sull’altare dell’innovazione, animati dal fuoco della pazzia, dell’imprevisto, del pensiero laterale. Prendete anche solo questi concetti dalla conferenza di Tony Polli ed avrete materiale di lavoro per le prossime due vite. Un lavoro che vi porterà ad innalzarvi notevolmente di livello.
Per tutti questi motivi e anche per quell’atmosfera che le parole non riescono ad esprimere, io vi consiglio incondizionatamente di andare a vedere le prossime conferenze di Tony. E a tutti i club magici italiani ed esteri consiglio di prenotarlo al più presto, senza attendere che qualche suo trionfo inevitabile a trasmissioni ed eventi importanti (a quando un Fool Us, Tony?) vi sbatta in faccia una realtà che avevate già sotto gli occhi da anni. Non indugiate: mettetevi dalla parte di quelli che potranno dire “io l’avevo già capito” mentre gli altri dovranno affannosamente mettersi in fila.
Salvatore Rapacciuolo
presidente del Club Magico Bartolomeo Bosco di Torino