David Dee – intervista di Roberto Bombassei
“A scuola mi chiesero cosa volessi diventare da grande, risposi “felice”. Mi dissero che non avevo capito l’esercizio e io dissi loro che non avevano capito la vita.” John Lennon
Ci conosciamo da quasi trent’anni. La nostra amicizia nasce quando suo fratello Alessio ci presentò. Da allora, Davide, è come se fosse il mio fratello maggiore. Trent’anni fa Davide era un responsabile commerciale, che, ad un tratto, si rese conto che non poteva essere un dipendente ma era, nell’ animo, un imprenditore. Lasciò un lavoro ai tempi ben retribuito, per aprire un’agenzia di eventi.
Insieme abbiamo vissuto giornate meravigliose e oggi, come allora, siamo legati da un’amicizia fraterna. Ci vogliamo bene come due fratelli. Presentare l’amico Davide, il cui nome artistico è David Dee, non è facile perché non è un mago e neppure un prestigiatore, ma compie delle imprese veramente straordinarie che nemmeno il più provetto degli illusionisti riuscirebbe a realizzare. David Dee è un personaggio schivo, non ama i riflettori ma ciò che fa è unico ed incredibile.
La sua passione è da sempre Harry Houdini. Come il leggendario Maestro, Davide riesce a liberarsi, in maniera naturale e non truccata, ripeto non truccata, da qualsiasi tipo di costrizione come manette, catene corde o casse. Dalla nostra amicizia ventennale e dalla stima che entrambi nutriamo per Harry Houdini è nato il progetto denominato “Sfidando la morte” Con questo progetto siamo stati invitati in diversi eventi mozzafiato.
“Siamo stati inviati nella bellissima e suggestiva “Cava dei balestrieri” in pieno centro storico di San Marino dove sono riuscito ad evadere da un solidissimo bidone di acciaio riempito con ben 400 litri di acqua chiuso con un coperchio fissato con veri quattro lucchetti. Fu un numero pericoloso. La temperatura esterna era di circa due gradi e l’acqua ghiacciata. C’era presente un medico rianimatore sul posto nel malaugurato caso che qualcosa non sarebbe funzionato. Mi liberai in poco meno di quattro minuti. “
“E poi Davide, ti ricordi il seguito?”
“dieci copertine sui giornali italiani e l’evento trasmesso in diretta sia dalla tv di stato di San Marino sia su numerosi social network. Facemmo 15 mila visualizzazioni”
“dai racconta tu.”
“poi un altro evento mozzafiato quando siamo stati invitati a fare lo show sul ring di una manifestazione di boxe”
“sì, mi ricordo. Eravamo in sul ring, con centinaia di persone, li ad assistere agli incontri… Era il numero che abbiamo girato all’evento RINGROOSTER con Francis della Francis Boxing team.”
“abbiamo fatto evasione dal sacco dei cadaveri e la camicia di forza…”
“…e se non ricordo male stavi smettendo di respirare, per colpa del sacco…”
“Si, e non era la prima volta…”
“ah già Davide…”
“sapete cosa ha fatto Roberto, un giorno? Stavamo provando il bidone dell’acqua e mi rinchiuse dentro…avevamo concordato di provare il tempo di apnea necessario… ma lui, preso a pubblicare sui social le foto della preparazione …mi tenne dentro”
“…era una prova…” (rido)
“un altro esperimento mozzafiato quando decidemmo di fare l’evasione dalle montagne russe, al luna park… ma non ci diedero l’autorizzazione perché troppo pericoloso… e facemmo l’evasione dalla camicia di forza sull’attrazione della nave pirata…”
“Sai Davide qual è la cosa che mi è piaciuta di più? Quando abbiamo girato il nostro breve docu-film al castello…”
“abbiamo girato un breve docu film sulle evasioni, sul nostro progetto sfidando la morte…dentro al castello di legnano…si trova tutto su YouTube…anche se, non l’abbiamo ancora finito”
“sì, è ancora lì da terminare…ma prima o poi lo finiamo. Promesso”
“Davide, tu sei un imprenditore, sei un atleta (Davide ha quasi cinquant’anni ma vi giuro che ha un fisico da ventenne) e sei un amante di Houdini, che è la tua passione. Hai anche una bellissima collezione di manette recenti e antiche”
“Amo Houdini. Ha sfidato il mondo sconfiggendo i suoi demoni. Gli esperimenti sono un tributo a Lui. Mi preparo duramente, sia fisicamente che mentalmente, in tutto quello che faccio. Il mio ambiente più naturale è l’acqua …l’acqua non perdona, la mancanza di ossigeno impedisce qualsiasi movimento. Un piccolissimo inconveniente e il mio lavoro, la mia vita…finisce”
“cosa cerchi emulando Houdini e, sotto certi punti di vista, migliorando i suoi esperimenti?”
“cerco la mia via.”
La cosa più straordinaria di tutto questo è, per me, dopo trent’anni, siamo ancora qui io e Davide, a sognare. Questa è la vita.