I prestigiatori che curano i bambini emiplegici con la magia
SIDNEY – I maghi, si sa, non svelano mai i propri trucchi. Ma per i bambini con deficit motorio possono fare eccezione. Così, con la scusa dell’intrattenimento, i novelli Harry Potter imparano sì a far sparire e apparire oggetti ma soprattutto si esercitano, senza accorgersi, a muovere e coordinare le mani e le dita. Magia? No, accade per davvero all’ospedale di Newcastle, Australia, dove una coppia di prestigiatori con tanto di coniglio e cilindro da qualche mese sta insegnando ai piccoli pazienti emiplegici i propri giochi di prestigio.
La magia come percorso di riabilitazione
L’idea è nata dal progetto sociale Breathe Arts Health Research, e consiste nell’usare i trucchi di magia – e i movimenti in essi coinvolti – come strumento di riabilitazione manuale per pazienti con disabilità motorie. Un programma sperimentale dal nome suggestivo, The Amazing Magic Lab, http://amazingmagicclub.
Nove bambini su dieci scelgono di continuare anche dopo il corso
Ecco dunque la cura magica, in aggiunta alla terapia usuale: due settimane di corso con Bruce Glan e Sam Angelico, i maghi più talentuosi, e ora più amati, della zona, e infine uno spettacolo collettivo dove esibire le proprie abilità ad amici e parenti. «I risultati del laboratorio sono davvero fantastici», afferma infatti la Green. «Nove bambini su dieci si appassionano talmente tanto alla magia, che continuano ad esercitarsi da soli anche dopo il corso. Fanno l’esercizio che di solito farebbero malvolentieri». L’Amazing Magic Lab è, in fondo, «un po’ come una bellissima illusione: mascheriamo e camuffiamo la terapia con il divertimento, ma il senso di meraviglia che ne deriva e l’efficacia curativa sono davvero reali». Un motivo in più per credere nella magia.
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