Gaia Elisa Rossi su Huffington Post
Gaia Elisa Rossi ha 15 anni ed è la più giovane campionessa italiana di magia. Unica vincitrice in un mondo di uomini
“La magia è portare con sé un piccolo segreto, che fa star bene chi ti guarda.” Gaia Elisa Rossi ha 15 anni, vive a Torino e fa la maga. Non per gioco, ma per professione. È la più giovane campionessa italiana di magia. Unica giovane donna vincitrice in un mondo di uomini.
La sua passione viene da lontano, quasi dalla nascita. Il papà è attore, la mamma è ballerina. Spesso provano i loro spettacoli in casa. Lei, piccolissima, li guarda per ore, seduta in una scatola da prestigiatore che usano in qualche coreografia. Sta in mezzo a bacchette, palline, carte e conigli di peluche. Diventano i suoi compagni di gioco preferiti.
“Già all’asilo dicevo di voler fare la maga – racconta Gaia a Huffpost –. I miei genitori pensavano fosse un desiderio infantile, ma presto hanno capito che non era così. Alle elementari ho iniziato a studiare e a frequentare i primi congressi di professionisti”.
A 13 anni arriva la consacrazione: la vittoria ai campionati italiani. Il numero con cui trionfa è l’esempio perfetto della sua arte, unisce illusionismo, danza, giocoleria e recitazione. Si chiama Imorfosi. “Vuole raccontare le difficoltà dei giovani, spesso costretti a prendere decisioni obbligate – spiega -. Prima esco da una scatola che mi imprigiona, poi rompo uno specchio e alla fine riesco a fare la magia”.
Sul palco Gaia è a suo agio, si muove leggera, è padrona delle illusioni che regala al pubblico. Tutto sembra facile, immediato. “Ma non è così – ribatte lei -. La magia è un’arte che richiede studio e disciplina, esattamente come la musica o la danza classica. Ogni numero è pensato nei minimi dettagli, a volte provo lo stesso passaggio per giorni. Tutto deve essere perfetto, fluido. Bisogna affinare la tecnica, ma anche avere cultura artistica”.
Nella preparazione dei numeri, Gaia è aiutata dai genitori. Il papà la segue dal punto di vista magico, la mamma da quello teatrale. La messa in scena viene provata al Circolo degli Amici della Magia di Torino e perfezionata durante i seminari internazionali.
“I miei colleghi sono tutti più grandi di me – racconta -. Sin da bambina sono abituata a stare con gli adulti, oggi sembro un po’ più grande. Ho imparato anche a battermi solo con gli uomini. La magia è un ambiente molto maschile, forse per lo stereotipo del mago in frac, ma mi sono abituata anche a questo”.
Gaia è una maga professionista, compete nei più importanti tornei internazionali e si esibisce in teatri o eventi, ma è anche una studentessa di liceo classico. “Sto per finire il primo anno – precisa -. Mi piace molto, ma è dura conciliare scuola e magia. Devo organizzarmi bene. Il segreto è concentrarsi su quello che si fa e non perdere tempo; quando studio spengo il telefono, internet non esiste”.
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