IL MAGO FOREST E IL SUO “MOTEL FOREST”
IL MAGO FOREST E IL SUO “MOTEL FOREST”, UNA STANZA, UN SENTIMENTO, UNA MAGIA
di Valentina Greggio
Pubblicato domenica 14 febbraio 2016 – NSC anno n. 10
E’ arrivato in scena anche al Teatro Corso di Mestre il nuovo spettacolo del Mago Forest. Due ore di risate, di trucchi magici e di sentimenti.
Famoso soprattutto per la sua carriera televisiva, Michele Foresta, o meglio il Mago Forest, si cimenta in uno spettacolo teatrale che raccoglie il meglio della sua produzione, il suo naturale senso dell’umorismo mescolato all’arte della magia.
I trucchi, anche se preparati artigianalmente con trapani e coltelli e messi in scena in maniera rocambolesca e volutamente goffa, riescono sempre, o quasi.
Si ride e molto durante le due ore di spettacolo. Capace di coinvolgere il pubblico e di renderlo partecipe della scena, Forest non risparmia, bonariamente, niente e nessuno. Incisivo ed educato allo stesso tempo è padrone assoluto del palco.
Il suo Motel Forest diventa così più uno stato della mente che un vero e proprio luogo materiale, dove i sentimenti si incontrano, le illusioni diventano realtà e la magia ne diventa strumento. Tutto è lecito all’interno del Motel tranne che dormire. A gestire il tutto insieme a lui anche il “ragazzo” dell’ascensore (un bravissimo Lele Micò) e un bizzarro addetto alla sicurezza con una insana passione per le lampade (Hermy Barbieri).
Il Mago Forest veste sapientemente i panni del padrone di casa, o meglio del Motel, illustrando in maniera leggera ma non banale, aneddoti legati alle varie stanze con comicità e un pizzico di follia. Ogni stanza rappresenta un sentimento, un modo di essere, le stanze rappresentano le ambizioni, il rischio, l’amore. E filo conduttore di tutto così sul palco come nella realtà è rappresentato dalla magia, che coinvolge, stupisce e che non si può spiegare.
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