Il mazzo da mentalismo
Se si parla di mentalismo non si può fare a meno di parlare del mazzo ESP o come appunto molti lo conoscono mazzo da mentalisti. La sua storia ha inizio nel 1930 quando lo psicologo Karl Zener disegnò 5 carte attraverso le quali conduceva degli esperimenti di percezione extra sensoriale (ESP appunto) e che presero appunto il nome di carte Zener. Originariamente questo tipo di esperimento veniva eseguito con normali mazzi di carte, ma le variabili erano talmente tante che spesso i risultati degli esperimenti venivano falsati, ad esempio, da una particolare preferenza che il paziente aveva verso una particolare carta, o segno, o valore.
Le carte Zener hanno invece solo 5 disegni: un cerchio, una croce, un’onda (composta da 3 linee), un quadrato ed una stella a cinque punte. Ognuna di queste carte all’interno del mazzo da mentalismo è presente per cinque volte, per un totale di 25 carte.
Inizialmente il mazzo ESP veniva stampato su una sottilissima carta traslucida che consentiva alle persone sottoposte all’esperimento di indovinare piuttosto semplicemente di quale carta si trattasse o di quale sarebbe stata la carta successiva. Un successivo restyling, fatto utilizzando una carta più spessa, rese impossibile le “furbate” di cui sopra anche se il dorso delle carte, stampato “one-way” rendeva comunque semplice qualche piccolo trucco.
Col passare degli anni, le carte Zener divennero sempre più utilizzate nel campo del mentalismo proprio grazie alla loro “semplicità” che permetteva al prestigiatore di concentrare l’attenzione del pubblico più sui propri poteri che non sulla grafica delle carte utilizzate. Il tempo ha fatto si che il mazzo di carte ha preso nome di mazzo ESP o mazzo da mentalismo. E sebbene molti mentalisti moderni utilizzino anche mazzi di carte comuni il mazzo ESP è sempre facilmente reperibile in commercio e molto utilizzato nei giochi di prestigio di mentalismo.
Fonte http://magicity.eu/teoria-della-micromagia/il-mazzo-da-mentalismo.html
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