IncanTo, 09/12/2013, Galà di chiusura.
Grande successo per la Kermesse IncanTo, stasera il Galà di chiusura nella prestigiosa cornice del Teatro regio di Torino.
Lunedì 9 dicembre alle 21 al Teatro Regio di Torino, GRAN GALA’ DELLA MAGIA, Regia di ARTURO BRACHETTI, sul palco con ALEXANDER, GAETANO TRIGGIANO, LUCA BONO, LUCA&TINO, FRANCESCO SCIMEMI
Uno spettacolo delle meraviglie che lascerà tutti a bocca aperta grandi e piccini. Arturo Brachetti è il regista di una sorprendente serata. Sul palco insieme ad alcuni dei più famosi e prestigiosi artisti magici torinesi svela un universo parallelo dove l’impossibile diventa possibile, gli occhi si nutrono di incantesimi e il cuore di emozione.
Biglietteria on-line
anyticket.it (fino al l’8 dicembre)
intero a 20 eu + 1,5 d.p.
Biglietteria presso l’accoglienza del Circolo dei lettori
poltrona alta visibilità € 80
intero ingresso € 20
ridotto under 30 e possessori Carta Entusiasmo € 18
ridotto under 12 € 10
TUTTI I BIGLIETTI SONO A POSTO NUMERATO
In collaborazione con Banca Generali
Guarda il videomessaggio di Arturo Brachetti
Intanto ecco il video della performace di Mister David in Piazza Castello.
Arturo chiede che la Magia sia un valore aggiunto per Torino.
LA MIA MAGIA PER TORINO
«TORINESI, sveglia. Qui non abbiamo i fori imperiali o le gondole. Abbiamo quattro cose, una delle qualiè la magia. La vogliamo valorizzare? Se ne parla nei salotti e sui giornali e poi non succede niente. Stavolta, con “IncanTo”, abbiamo fatto un passo in più». Potrebbe starsene a Parigi, monsieur Arturò Brachettì, e infischiarsene di Torino e dell’ Italia («Gli stranieri ci ridono dietro per le nostre farse parlamentari, si fanno raccontare le novità di Berlusconi come fossero barzellette ma in fondo ci vogliono bene»), e invece si prende talmentea cuore le sorti della sua città, il suo futuro e il suo destino di “città di cultura” – «unico futuro possibile per un Paese che ha nella bellezza il suo patrimonio» – da regalarle un “gran galà” lunedì sera al Teatro Regio nell’ ambito del festival “IncanTo” promosso dal Circolo Amici della Magia, con il meglio dell’ illusionismo internazionale: «Un raduno di star italiane che dall’ estero tornano qua». Nel cast: Alexander, Luca Bono, Gaetano Triggiano, Luca & Tino e Francesco Scimemi. Icona planetaria alla quale il museo delle cere Grévin di Parigi ha dedicato una statua («Si trasforma mille volte al giorno e per giunta si svita: ha già battuto tutti i miei record», ironizza), l’ erede di Fregoli ha curato allestimento e regia dello spettacolo. Brachetti, la vedremo anche in scena? «Sì, in due numeri di repertorio. Uno dei quali con la sabbia». Che rapporto ha con il tempo? «Vivo giornate frenetiche. Mi sposto continuamente. A Parigi vado in giro con il mototaxi. In tempo è prezioso, ragiono in termini di minuti, di secondi. E tendo ad annoiarmi. Se qualcuno parlando si dilunga, gli dico: stringi». E con il tempo che passa? «La statua di cera, a differenza mia, non invecchierà.E questo mi fa un po’ rabbia». Ha cinquantasei anni ma sembra un ragazzino… «Un po’ è il Dna, mia madre ne ha settanta e pare una quarantenne. E poi ho un fratello, Giorgio, che si occupa per me delle cose che fanno invecchiare, tipo pagare le tasse». E poi c’ è lo stile di vita, no? «Curo in modo maniacale il corpo, che è il mio strumento di lavoro e di guadagno. Una fatica, ma ne vale la pena. Faccio check up continuamente, seguo una dieta ferrea: yogurt, cereali integrali, muesli, insalatine. Deprimente ma efficace. Non fumo, non mi drogo, non bevo neanchea Natale. Faccio ginnastica e stretching tutti giorni, mezz’ ora al giorno, dalle due alle due e mezzo di notte. Alle quattro vado a dormire». E dorme? «Non tanto. Spesso, dopo gli spettacoli, il livello di adrenalina è così alto che resto sveglio. Quando si vive lottando contro il tempo il problema è lo stress». Il suo amore per Torino è noto. Lo ha raccontato anchea Le Monde che le ha dedicato una copertina. A che punto è secondo lei la trasformazione di questa città? «Incompleta, ferma a metà. Credo per mancanza di risorse. Vedo assessori alla cultura di opposti schieramenti politici mettercela tutta per convergere su progetti comuni. Ma nessuno di noi ha la bacchetta magica». Lei, Brachetti, veramente ce l’ ha… «Sì. Ma per queste cose non funziona».
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/12/06/la-mia-magia-per-torino.html
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