La Magia nei Libri – Le Carte Magiche di Ph. De Frank (1915)
Le Carte Magiche, manuale pei dilettanti di giuochi di destrezza e di calcolo, di Ph. De Frank (1915)
Continuo il discorso iniziato con il volume di Colombo Nari, pubblicato a cavallo tra i due secoli, dedicato ai libri di giochi con le carte.
“Le Carte Magiche” è parte del gruppo dei manuali Hoepli, che al momento della pubblicazione, negli anni 1915/16 raggiunse un totale di oltre 1500 titoli, numero in continua crescita. Questi manuali nascono con l’intento di diffondere la cultura, a un prezzo e in una forma popolare e trattano argomenti tra i più disparati, dalle lettere alle scienze passando per le arti. Ed è un libretto bello da vedere con una copertina rigida telata, molto robusta, con un’immagine di carte che scorrono tra le mani, con i semi a delimitare gli angoli, il titolo in giallo su fondo nero, il tutto in rilievo. L’editore tiene molto alla qualità dei suoi manuali e lo specifica in modo inequivocabile “I manuali Hoepli non esistono in brochure; essi sono tutti solidamente ed elegantemente rilegati”.
La prima edizione risale al 1915 per un costo di Lire 2,50 (poco meno di 10 euro la cifra rivalutata a oggi), la seconda edizione è ristampata nel 1921, “riveduta e ampliata con 22 illustrazioni” e venduta a un costo di lire 7,50 (circa 7,50 euro di oggi). Nel 1921 i manuali pubblicati dalla Hoepli superano i 1800 titoli.
Nel 1982 per la Collana “Reprint Antichi Manuali Hoepli”, è ristampata una terza edizione che è la copia anastatica dell’edizione del 1921.
Nel libretto sono spiegati 113 giochi con le carte suddivisi in due parti:
-“Giuochi che si eseguiscono senza cooperazione di alcuno”
-“Giuochi che reclamano la cooperazione di un compare”
L’autore inizia con alcuni consigli, con i quali spiega come affrontare al meglio il proprio pubblico, e prosegue con un elenco della terminologia usata nel libro. Alcuni termini tecnici potrebbero apparire poco chiari per i profani della materia, rappresentati dalla maggior parte dei lettori ai quali sono indirizzati questi manuali.
Inutile dire che tanti giochi in poche pagine non possono avere una spiegazione molto dettagliata e accurata.
Alcuni giochi al giorno d’oggi sarebbero improponibili vista l’assoluta banalità, tipo quelli con un mazzo di carte tutte uguali, o quelle con la complicità di un compare, più adatte ad uno scherzo tra amici che non a un gioco di prestigio.
La bellezza e la forza di questo libretto è data dai giochi basati su principi matematici, che sono molti e in alcuni casi anche presentati in più varianti. È il caso del famoso “Mutus, Dedit, Nomen, Cocis”, spiegato in tre differenti modi, uno dei quali con parole in italiano. Anche la tabella per “Far scegliere una carta e ritrovarla al posto che desidera una persona” da fare con 27 e con 48 carte.
Alcuni giochi come “Il segreto delle colonne” o “L’enigmatica fila di carte”, si basano su principi ancora molto attuali e utilizzabili per giochi moderni, in particolare il principio che regola quest’ultimo gioco è la colonna portante di una delle “pillole di Mesmer” di Mariano Tomatis (episodio 207: http://www.mesmer.it/?id=pillole&n=207), anche se presentato in una differente maniera.
di Davide Rubat Remond – https://www.instagram.com/lamagianeilibri/