Now You See Me – I maghi del crimine, note di produzione
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Inviato da Simone Ziggiotto il 25.06.2013 – 14:00
Produttori, regista e il team tecnico di Now You See Me – I maghi del crimine raccontano come nato questo thriller.
L’affascinante e seducente regno degli illusionisti professionisti fornisce uno sfondo scintillante all’elettrizzante nuovo thriller del regista Louis Letterier Now You See Me – I maghi del crimine, una lettera d’amore al mondo della magia. Poliziotti e criminali lottano per il vantaggio mentre il film rivela segreti antichi e ne inventa di nuovi, aggiornando trucchi classici e portando il pubblico in un viaggio che sposa l’idea dell’impossibile.
Il produttore Bobby Cohen, presidente della Kurtzman/Orci, ammette di essere segretamente quello che lui stesso definisce “un fanatico della magia”. “Quando ero bambino, mio nonno mi portava all’ Holiday Inn locale per vedere i maghi che vendevano i trucchi inventati da loro” dice. “Potevi comprare mazzi di carte speciali, bacchette magiche o palline. Ogni anno lui mi comprava tre o quattro trucchi e io li tenevo tutti in una piccola scatola. Quando arrivava la Pasqua ebraica, poi, scocciavo i parenti con il mio repertorio.”
Cohen, che stato produttore di dozzine di film che variano dal drammatico film sulla Guerra del Golfo Jarhead alla bizzarra commedia con Robin Williams, Vita da camper, provava da anni a sviluppare una pellicola action che avesse come tema la magia. “Anche ai miei soci, Alex Kurtzman e Roberto Orci, interessa la magia” dice il produttore. “Cercavamo questo copione da tantissimo tempo.” L’intera idea della magia provoca, istintivamente, nella maggior parte delle persone una duplice risposta, dice Cohen. “Da un lato, vogliamo essere sorpresi, ma dall’altro vogliamo sapere come hanno fatto. Abbiamo parlato spesso del miglior modo per dare spazio a entrambe queste esperienze in un film.”
Cohen e i suoi soci hanno finalmente trovato quello che cercavano nel soggetto originale di Edward Ricourt, Now You See Me – I maghi del crimine. Il film un progetto molto personale per lo sceneggiatore, che ha iniziato a pensare all’idea quando era ancora uno studente della NYU. “Una sera ho parlato a mio padre dell’idea e lui ne stato veramente entusiasta. Purtroppo morto il giorno dopo e io ho sempre pensato di dover fare il film per lui. Mi viene ancora la pelle d’oca se penso a quanto ne sarebbe fiero,” ricorda lo sceneggiatore.
Ricourt voleva scrivere un classico heist film, ma cercava qualcosa di unico per renderlo diverso dai tanti film di questo genere. “Volevo una cosa un po’ diversa,” dice. “Ho cominciato con l’idea che sarebbe stata una favola alla Robin Hood dove la vera impresa non prendere i soldi, ma il modo in cui vengono presi. E se i quattro migliori maghi del mondo si unissero e diventassero una grande squadra inarrestabile? Insieme loro possono l’impossibile.”
Si inventato un gruppo di individui unici, ognuno con un talento molto speciale. “Mentre immaginavo ogni personaggio, diventata tipo una storia di supereroi,” dice Ricourt. “Crearli stato come esaudire un desiderio – se potessi avere un superpotere, quale vorresti? Alcune persone vorrebbero leggere la mente o far apparire le cose dal nulla. Ho pensato che questo radicasse i personaggi e rendesse la magia pi reale.”. C’ qualcosa di molto interessante nell’osservare il processo di formazione di una squadra, dice Cohen. “Che siano I magnifici Quattro o Ocean’s Eleven o I Quattro Cavalieri , eccitante. Non avevo mai visto prima una squadra di maghi in un film. Una delle cose divertenti che questo ci ha permesso stato dare a ognuno di loro un inizio davvero dinamico che fosse peculiare al suo talento e alla sua personalit.”
Quando Ricourt ha parlato del film al suo amico, il prolifico sceneggiatore, regista e produttore Boaz Yakin, lo ha chiamato Poof! “Lo trovavo un nome divertente e facile da ricordare” dice. “Boaz ha riso cos tanto che non sono riuscito a finire di raccontare. Per l’ha letto e gli piaciuto molto. Ha afferrato il nocciolo e ha avuto alcune idee fantastiche, cos abbiamo cominciato a collaborare. Lui ha aggiunto complessit alla storia.”. Per secoli, i maghi hanno fatto parte di una cultura fuorilegge, dice lo sceneggiatore. “Alla fine, l’importante non sono i soldi” fa notare Yakin. “Quelli li danno via perch sono alla ricerca di qualcosa di pi grande. Questo un colpo di scena che non ho mai visto prima.”
“C’ qualcosa nella natura dei maghi che tende al sovversivo e alla controcultura” concorda Cohen. “Al pubblico piacer molto guardare i Cavalieri che esercitano il loro mestiere, ma c’ anche la storia degli agenti dell’FBI e dell’Interpol che sono sulle loro tracce, e che tentano di immaginare le loro mosse.”
Dato che il film prende in considerazione le due diverse parti, il pubblico si potrebbe trovare a tifare alternativamente sia per l’una che per l’altra. “Vogliamo stupirci con le magie e vedere i Cavalieri farla franca,” dice Cohen. “Ma vogliamo anche sapere come hanno fatto, e questo crea un grande attrito. E’ un continuo gioco del gatto e del topo, e per tutto il tempo non si tifa per nessuno.”.
Con la nuova stesura di Ricourt e Yakin pronta, Cohen e i suoi colleghi produttori hanno contattato il regista francese Louis Leterrier e lo hanno invitato a parlare delle sue idee sul film. “Abbiamo pensato che lui avrebbe reso il film vivace e positivo, rendendo in qualche modo trendy anche la magia,” dice Cohen. “Talvolta la gente associa i maghi con quei tizi che appaiono ad un certo punto alle feste dei bambini e agitano le braccia. Questa sicuramente un’altra cosa.”
Louis Leterrier si affermato come uno degli stilisti visivi cinematografici contemporanei pi bravi, e come il creatore di film action indimenticabili come Scontro tra Titani, The Transporter e L’incredibile Hulk. E’ stato attratto dalla storia sfaccettata di Now You See Me – I maghi del crimine e dai personaggi intriganti, ma stata la scaltra sbirciatina dietro le quinte del mago a fargli firmare l’accordo. Il regista tornato dai produttori pieno di idee per ampliare la portata del film. Voleva dare ai trucchi e alle magie proporzioni mai viste prima – e fare la stessa cosa con tutti gli altri elementi del film, inclusi gli effetti visivi, gli stunt, le location e i costumi. Ha anche proposto di girare soprattutto con una classica pellicola da 35 mm usando obiettivi anamorfici vecchi di 40 anni che avrebbero catturato il mondo attraente e romantico dell’illusionismo. Poi ha suggerito di usare due diversi direttori della fotografia, Mitchell Amundsen per le rapidissime sequenze d’azione del film, e Larry Fong per i complicati illusionismi.
Per contribuire a realizzare l’ambiziosa visione del regista, anche lo sceneggiatore veterano Ed Solomon (Men in Black) si unito alla squadra. “E’ stato uno sforzo comune stimolante,” dice Ricourt.
A fornire l’expertise alla produzione ci sono stati anche numerosi maghi professionisti di prima qualit con specialit che variavano dal mentalismo ai giochi di prestigio. Guidati da David Kwong – fondatore della Misdirectors Guild, una societ che fa regolarmente consulenze ai filmmaker sull’arte e l’esercizio della magia – hanno scavato pi in profondit che mai prima nei meccanismi e nella filosofia dell’esibizione di magia, per dare alla storia una struttura autentica. In un’epoca dove la CGI pu ottenere l’impossibile con un’efficacia sorprendente, i realizzatori del film hanno insistito nel voler mantenere reale la maggior parte degli elementi dei trucchi.
“Abbiamo parlato di alcuni dei principi base della magia, abbiamo preparato gli attori e contribuito a progettare gli illusionismi,” dice Kwong. “Uno dei nostri obiettivi pi importanti era impegnare il pubblico a livello intellettuale, per fargli capire tutta la preparazione che c’ dietro alla creazione di trucchi. Non sveliamo troppi segreti, ma gli spettatori impareranno a nutrire rispetto per quello che i Quattro Cavalieri sono capaci di fare.”
Now You See Me – I maghi del crimine richiama alla memoria i tempi in cui i film venivano proiettati su una “lanterna magica”, ricordando al pubblico che le due discipline sono sempre andate mano nella mano, secondo Ricourt. “Quando si compra il biglietto e si entra nella sala cinematografica, si preparati a credere nella magia, perch questo quello che sono i film” dice lo sceneggiatore. “Si deve momentaneamente sospendere l’incredulit in entrambi i casi. Si reprime quello che si sa essere vero e si vuole credere in tutto quello che si vede. Now you see me – I maghi del crimine rispecchia questo. Tutto possibile!”