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Pistoia Magic IX edizione – #recensione

Venerdì 10 febbraio si è tenuta la prima recita della IX edizione di Pistoia Magic (in replica fino alla domenica 12) che ha segnato immediatamente il sold out a tutte le recite indice di quanto questa kermesse sia apprezzata dal pubblico.

Patron e conduttore della serata Francesco Micheloni che è stato colui che ha collegato verbalmente ogni esibizione dando il tempo al dietro le quinte di preparare il palcoscenico.

Ad aprire le danze (letteralmente data la sua tipologia di performance) Novas. Tra musica e stilemi Novas ci porta nella magia classica, molto elegante, quasi da bistroit francese retrò, ma in sottofondo ci sono soluzioni moderne, un modo performativo danzante che è la sua cifra stlistica e una mimica facciale (nel numero delle lamette) non indifferente. Come rendere dei classici moderni. L’eleganza fatta mago.

Il Mago Leo ha coinvolto alcuni dei numerosi bambini presenti in sala con ironia e savoir-faire riuscendo a divertire sia i suoi piccoli assistenti sia gli adulti. Battuta pronta, divertente e davvero bravo (l’idea del pupazzo previsione fantastica) soprattutto per come ha coinvolto l’ultimo ragazzo a cui ha dato davvero un bel ricordo. Chapeau.

Dario Adiletta ha presentato il suo atto tribale dove l’acqua si moltiplica tra le sue mani fino a formare una stalattite di ghiaccio che danza senza sosta assieme a lui in giravolte con un controllo totale del tutto davvero di alto livello. Il pubblico stava talmente col fiato sospeso ed era incerto se applaudire o meno data l’atmosfera di meraviglia creata anche grazie al costume e al trucco che sono veramente degni di nota. Ovviamente al termine applausi scroscianti.

Francesco Micheloni per un attimo abbandonati i panni di intrattenitore della serata ha presentato la sua versione dei Tocchi e plaudo personalmente per la bella e nuova introduzione in cui parla dello strumento della Viola d’Amore e come la collega all’esibizione. Molto bello il finale con il numero pensato. Sono quelle idee che riescono a dare la svolta ad un numero magico.

Tiziano cellai ha portato in scena il suo celeberrimo Arciere a cui continua ad apportare nuove soluzioni visive molto interessanti segno di quanto tenga a questo atto e, da perfezionista, cerchi trovare nuove idee e soluzioni visive. E’ un’esibizione molto particolare dove il pubblico passa di stupore in stupore perché è impossibile poter prevenire quello che sta per succedere. Pur conoscendolo bene, compreso il finale, devo dire che è davvero un bel colpo di scena che ogni volta mi conquista.

A chiudere la serata Francesco della Bona. Penso ormai di averlo scritto anche sui muri quanto il suo numero di manipolazione mi piaccia e non parlo solo a livello tecnico, ma soprattutto emotivo. Ogni passaggio è stupore, magia e sogno immerso in un’irrealtà subliminale. Sono talmente i dettagli che ogni volta è come se vedesi questo atto per la prima volta. Molto molto bello.

Applausi numerosi per tutti.

Si segnala in sala la presenza del Maestro Bustric.

 

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