Rapporto Antiplagio 2024 ‘Magia, pseudoscienze, intelligenza artificiale ed altre dipendenze’
Segnalazioni pervenute ad Osservatorio Antiplagio in 30 anni (da maggio 1994 a maggio 2024): 28.000
NUMERO DI MAGHI – VEGGENTI, MEDIUM E GUARITORI – IN ITALIA (PER REGIONE)
E SPESE ANNUE PER I CONSULTI IN STUDIO: 10% DEL TOTALE
(il 90% dei consulti avviene online o al telefono)
1) LOMBARDIA 2.500 – Clienti 180.000 – Spesa: 90 milioni
2) CAMPANIA 2.200 – Clienti 150.000 – Spesa 80 milioni
3) LAZIO 2.000 – Clienti 140.000 – Spesa 75 milioni
4) SICILIA 1.500 – Clienti 100.000 – Spesa 60 milioni
5) PIEMONTE 1.200 – Clienti 85.000 – Spesa 50 milioni
6) PUGLIA 1.100 – Clienti 75.000 – Spesa 45 milioni
7) EMILIA ROMAGNA 1.000 – Clienti 70.000 – Spesa 40 milioni
8) TOSCANA 600 – Clienti 40.000 – Spesa 20 milioni
9) VENETO 500 – Clienti 35.000 – Spesa 18 milioni
10) CALABRIA 450 – Clienti 30.000 – Spesa 16 milioni
11) LIGURIA 400 – Clienti 25.000 – Spesa 15 milioni
12) ABRUZZO 300 – Clienti 20.000 – Spesa 12 milioni
13) MARCHE 280 – Clienti 18.000 – Spesa 10 milioni
14) FRIULI VENEZIA GIULIA 250 – Clienti 16.000 – Spesa 9 milioni
15) SARDEGNA 200 – Clienti 15.000 – Spesa 8 milioni
16) UMBRIA 180 – Clienti 14.000 – Spesa 7 milioni
17) TRENTINO ALTO ADIGE 160 – Clienti 12.000 – Spesa 6 milioni
18) BASILICATA 150 – Clienti 10.000 – Spesa 5 milioni
19) MOLISE 100 – Clienti 7.000 – Spesa 3 milioni
20) VALLE D’AOSTA 30 – Clienti 2.000 – Spesa 1 milione
NUMERO TOTALE DEGLI OCCULTISTI CHE RICEVONO IN STUDIO: 20.000
NUMERO TOTALE DEI LORO CLIENTI: 1.200.000
Considerando un esborso medio annuo di 500€ a cliente, la spesa globale per i consulti in studio – solo il 10% del totale – è di 600 MILIONI.
Guadagno medio annuo per ogni singolo occultista che riceve in studio: 30.000€ netti (in nero).
RELIGIONI D’APPARTENENZA DEI CLIENTI
Cattolici 1.199.850
Altre religioni 150, così suddivisi:
Ortodossi 51
Protestanti 42
Testimoni di Geova 30
Musulmani 27
Non ingannino i numeri limitati delle altre religioni, perché in ogni caso sono fedi incompatibili con gli occultisti (come lo è il cattolicesimo); ma i loro credenti li consultano ugualmente. La religione così diventa superstizione. È plausibile che ciò possa accadere nel Terzo mondo, ma da noi è una palese contraddizione.
IL RESTANTE 90% DEGLI INCASSI DERIVA DA CONTATTI ONLINE O TELEFONICI.
Dal 2020 – a causa della pandemia da Covid19 – ogni 10 appuntamenti dai maghi, 9 sono da remoto. Di conseguenza la spesa globale per i consulti in ‘rete’ o al telefono – il 90% del totale – sfiora i 5,5 MILIARDI: in 15 anni, pertanto, il rapporto consulti in presenza/consulti a distanza si è quasi invertito.
Il totale degli introiti annui, dunque, è di 6 MILIARDI.
Gli italiani che ogni anno si rivolgono ai maghi sono 12 MILIONI.
L’evasione delle imposte, superata ovviamente – per paradosso – solo dalla criminalità organizzata, è la più alta in assoluto (rispetto a qualsiasi altra attività): 98%. Ma sempre di crimini si tratta.
Soltanto 2 clienti su 100, infatti, affermano che gli è stato rilasciato un regolare documento fiscale.
Il 55%, invece, ha ricevuto una quietanza anonima.
Mentre il 44% non ha avuto alcuna certificazione.
Di fronte ad eventuali truffe, circonvenzioni d’incapace, minacce, soprusi rituali a sfondo sessuale, esercizi abusivi della professione medica e manipolazioni mentali, appena il 3% delle vittime sporge denuncia: predominano la vergogna e la paura di ritorsioni, ricatti e riti di magia nera, a discapito della speranza promessa dagli occultisti, dietro lauto compenso.
A proposito delle manipolazioni mentali, con l’intelligenza artificiale sono destinati ad aumentare a dismisura i condizionamenti psicologici e le mistificazioni.
A Osservatorio Antiplagio è stata segnalata la presenza su internet di maghi inesistenti: occultisti virtuali, apparenti, ovviamente irrintracciabili, che però chiedono e incassano soldi reali. Poi spariscono di scena – unica forma di magia tangibile – per riproporsi sotto nuove sembianze. In compenso sono in diminuzione i call-center che millantano di essere centri esoterici.
CLIENTI PER GENERI
68% femmine (8.160.000 clienti)
32% maschi (3.840.000)
CLIENTI PER ETÀ
2% bambini (240.000 clienti)
7% da 13 a 18 anni (840.000)
51% da 19 a 60 anni (6.120.000)
40% da 61 anni in poi (4.800.000)
Naturalmente i più piccoli vengono coinvolti dagli adulti e, purtroppo, anche dai genitori.
Considerato che le donne spendono quasi il 70% dell’ammontare nazionale, la magia – dipendenza psico-economica e insieme piaga sociale – irretisce sì il 20% degli italiani, ma più di due terzi sono donne: c. il 14%.
Il motivo principale della loro maggiore partecipazione è che sono succubi anche di attenzioni diverse, tra cui avances sessuali e coinvolgimento nelle medesime attività esoteriche: per attrarre clienti.
Questo forte incremento al femminile (rispetto a 10 anni fa) insidia persone tra le più vulnerabili della società, lasciate in balìa di troppi impostori, peraltro reclamizzati ovunque: malgrado vendano illusioni e, a detta di tutti, commettano reati impunemente. L’inerzia o l’indifferenza dei Governi e dei Parlamenti è più che evidente.
DATI SULLA PUBBLICITÀ DEI MAGHI
Fino a 15 anni fa i maghi si pubblicizzavano:
In radio e televisione 53%
Nei giornali 23%
Con il passaparola 15%
Online 6%
Via-mail (spam) 3%
Nel 2024 i maghi si pubblicizzano:
Online 41%
In televisione e radio 36%
Con il passaparola 15%
Nei giornali 5%
Via-mail (spam) 3%
ALTRE DIPENDENZE DEI CLIENTI DEI MAGHI
Un ennesimo aspetto preoccupante è la predisposizione delle vittime degli occultisti ad ulteriori dipendenze: alcool, stupefacenti, giochi d’azzardo, pornografia, social e allucinogeni legali.
Durante le telefonate ricevute da Osservatorio Antiplagio, gli interlocutori infatti, nel rispetto dell’anonimato, hanno ‘confessato’ – rispondendo a domande con scelta multipla – di essere dipendenti anche da:
Alcolici 31%
Allucinogeni 15%
Ludopatie 42%
Pornografia online 30%
Social 65%
Sostanze psicotrope 14%
Per chi è incuriosito dall’esoterismo, i social network stanno diventando una nuova religione. Le ultime generazioni, e non solo, si avvicinano ad essi (social) per cercare risposte alle loro domande e trovare verità che le religioni non riescono più ad annunciare, né a comunicare; e che i media tradizionali minimizzano o mimetizzano perché legati agli stessi social (come il loro pubblico).
Ed è altrettanto preoccupante l’inazione della classe politica nel tutelare i deboli, in particolare proprio le donne e gli adolescenti, dai delitti in ‘rete’ – dove avviene la maggior parte degli adescamenti – e dai pericoli e soprusi ad essa collegati: pedofilia, furti d’identità, bullismo, pornovendetta, ecc. Oltretutto, tre dipendenze, alcolici, gioco d’azzardo e pornografia, vengono reclamizzate; e i Governi e le associazioni criminali hanno i loro lauti guadagni.
Secondo gli intervistati, vanno fermate tali pubblicità e va combattuta la guerra ai falsi profili online, compresi gli alias dei finti indovini che si infiltrano nelle pagine-social per conoscere in anticipo il vissuto delle persone da adescare.
LACRIMAZIONI E APPARIZIONI MARIANE
Le lacrimazioni e le apparizioni mariane sono quasi tutte imposture anti-evangeliche che alimentano l’idolatria e il paganesimo, oltre il business, e che offendono la Chiesa e danneggiano la società. Ad Osservatorio Antiplagio sono sempre stati segnalati casi ingannevoli, fraudolenti e calcolati.
Attualmente in Italia sono almeno un centinaio gli impostori che sostengono di vedere la Madonna e di comunicare con lei; e sono almeno una trentina i possessori di statue sacre che piangono sangue, lacrime, oli, profumi, ecc. È il frutto dell’effetto emulazione che, nell’ultimo secolo (a partire dal 1953), ha prodotto danni incalcolabili alla religione, alla fede e alla semplicità dei credenti. La Chiesa ha fatto poco per limitare la confusione che è derivata dall’incremento di questi fenomeni pseudo-miracolistici.
VENERDÌ 17: GIORNO SFORTUNATO
La tradizione più accreditata sulla negatività del venerdì 17 sostiene che nell’Antica Roma si usasse scrivere sulle tombe “VIXI”, cioè “ho vissuto”: sono morto. In epoca medioevale però, a causa dell’analfabetismo (particolarmente diffuso), l’iscrizione veniva confusa con il numero 17 che, in numeri romani, era XVII. L’associazione con il venerdì, poi, è legata al giorno in cui Gesù Cristo è stato crocifisso. È una forma di superstizione abituale ed estesa soprattutto in Italia.
Il venerdì 17, in realtà, è una giornata simile alle altre, nella quale accadono fatti negativi e positivi come in tutti i giorni dell’anno. A conferma di ciò, Osservatorio Antiplagio ha ricercato agli inizi del nuovo secolo, tra le notizie pubblicate nei Venerdì 17 da agenzie di stampa, quotidiani e notiziari internet, quelle che potevano avere a che fare con la sfortuna. Il risultato ha dato torto ai superstiziosi e a chi specula sulle paure altrui. Dai numeri elaborati e pubblicati di seguito, si evince infatti che quando il 17 cade di Venerdì, casualmente gli avvenimenti nefasti non sono prevalenti sugli altri (positivi e neutri); anzi, risultano in minoranza. Gli esempi sono tre.
Venerdì 17 Marzo 2000: notizie negative 34%, positive 34%, neutre 32%
Venerdì 17 Novembre 2000: notizie negative 33%, positive 35%, neutre 32%
Venerdì 17 Agosto 2001: notizie negative 34%, positive 36%, neutre 30%
TORINO CITTÀ MAGICA
Torino deve la sua fama magica a due poli energetici: uno positivo, in piazza Vittorio, e uno negativo, in piazza Statuto. Questi punti di riferimento arcani danno al capoluogo piemontese la fama di capitale delle streghe. Oltretutto la città si trova all’incrocio di due fiumi, il Po e la Dora Riparia, che – secondo una tradizione esoterica convenzionale – impersonerebbero il Sole e la Luna.
Torino sarebbe anche uno dei vertici di 2 triangoli magici planetari: il triangolo bianco (gli altri vertici sono Praga e Lione) e il triangolo nero (completato da Londra e San Francisco). In realtà sono tutte coincidenze e/o forzature consolidatesi nei secoli, attraverso la credulità popolare e le speculazioni di chi fa leva su di essa, parlando di magia bianca e magia nera: per evidenziare che esistono una magia positiva e una negativa, e che rivolgersi alla prima non è biasimevole.
Torino, venerdì 17/5/2024