Recensione: Conferenza di Luciano Donzella “Nero”
Di Luca Ramacciotti
LIVORNO 18/11/2019 Cosa è la “magia”? Quale è il compito del #mago in una #società dove la #tecnologia ormai ci porta a stupirci quotidianamente? Dove avviene la magia? Queste sono alcune delle domande a cui fornisce una risposta Luciano Donzella (in arte #Nero) durante la sua interessante #conferenza che ha portato in tournée in tutta Italia: #Storyteller. Se esistono diversi rami della #magia di certo la base unica è il voler “stupire” lo #spettatore portandolo in un luogo Altro dove le leggi della fisica e della razionalità si dissolvono.
Per farlo non si deve mostrare quanto si sia bravi in una tecnica (che sottolinea Donzella è importantissima), ma saper prendere per mano lo spettatore e coinvolgerlo emotivamente perché la magia non accade su un palco, su un tavolo da close-up, ma nella mente di chi assiste. I nostri sensi sono più ingannabili di quello che pensiamo e la magia ha il compito tanto di farci chiedere come sia stato possibile quell’effetto quanto di farci sognare. ma attenzione il sogno deve essere veritiero per cui ogni storia attorno al quale si costruisce l’effetto (mai appiccicare un effetto ad una storia e viceversa) deve essere documentata perché lo spettatore dopo potrebbe anche andare a verificare il nostro racconto le nostre fonti.
Nelle sue preziose note di conferenza Donzella presenta alcuni interessanti numeri di magia, ma, a mio modesto parere, la parte più interessante è la guida su come realizzare un’atmosfera magica, i consigli, i suggerimenti, gli avvertimenti su ciò che può accadere toccando determinati temi sociali. Come un perfetto affabulatore Donzella porta ai quattro angoli del mondo ed è palese che tutto ciò che racconta lo ha vissuto in prima persona, sono cose che ha sperimentato, luoghi che ha visitato o (altrettanto importante) libri letti o film visti. Perché la verità è il miglior mezzo per ingannare il prossimo.
