Recensione conferenza “Dove” di Franky Mattew
di Mago Saykon / Salvatore Maria Ciccone
Sono mesi che aspettavamo questa data? Ripensandoci sono anni.
Il 6 maggio 2019 al ring 108 ci fu una “ultra lecture” tenuta da Nicola Santamaria, Franky Mattew ed io. Sono andato a leggere il post che pubblicò Mario Guarracino come report. Due anni fa diceva scriveva “Nell’intervento di Franky è risultato chiaro quanto alla base di uno studio professionale della magia sia importante la dedizione, la ricerca di soluzioni personali e l’amore per l’arte. Ha mostrato alcune prese, il frac per le prove ed alcune serventi. Ha posto l’asticella ad un livello tale da sgomberare il campo da quanti credono che la magia con gli animali si possa fare con un povero uccello ed una pentola di latta”. E già quella sera mi confidò che stava lavorando ad un libro. Nei due anni successivi è successo quel che tutti sappiamo. In molti hanno vissuto come un periodo di pausa, stop forzato. Francesco invece ha investito al massimo in questo periodo, portando tra i vari risultati, la partecipazione come mago pittore agli europei di magia, e il confezionamento di questa sua piccola perla.
“Dove” è un vero e proprio gioiello. Mi sto riferendo sia alla conferenza che al libro. L’unico punto debole a prima impressione potrebbe essere l’argomento, la magia con le colombe. Ed invece proprio questa “esclusività” rende inaspettatamente interessante il tutto. Inizia con una breve esibizione, dove Franky subito sfodera alcune sue idee di gimmick e tecniche. Geniale la produzione della candela accesa, dall’alto verso il basso, e la produzione dai foulard in mezzo a due spettatori che li hanno precedentemente esaminati, handling con una misdirection “automatica”. Segue la prima vera parte della conferenza con un’introduzione in questo magico mondo delle colombe (anzi, tortore) parlando della cura, della differenza tra addomesticare ed addestrare. Subito traspare l’amore che ha Franky per la magia, ma specialmente per le sue assistenti. Non sono oggetti di scena o semplici animali. Sono davvero qualcosa in più per lui, come parte della sua famiglia, e questo amore traspare durante ogni momento della sua esposizione. Parla di come curarle, idee sul trasporto avute in anni di necessità, sia per esibizioni sulla “breve” distanza, che in trasferta all’estero.
Passa in una seconda fase tecnica, in cui espone le tipologie di serventi da lui adoperate negli spettacoli (ne ha studiate oltre 25 da tutto il mondo) e tipologie di anse, ancoraggi, foulard. Partendo da tecniche e idee classiche, spiega il processo con cui ha evoluto e rivoluzionato le sue idee. Molteplici i riferimenti alle chiacchierate col suo maestro Milton, con cui confrontandosi ha creato una sua variante della servente di quest’ultimo. Si passa alla costruzione della giacca, come ogni volta partendo dall’idea base/classica, aggiungendo le sue varianti ed idee.
Tutto ciò che è stato esposto, è solo una parte del contenuto del libro. Le parti più interessanti sono state le innovazioni dei gimmick, dopo anni di prove (infatti alcune sono totalmente diverse da quelle esposte nella ultra lecture di maggio 2019) ed i continui cenni storici, anch’essi contenuti nel libro. Infatti il suo amore viscerale per la storia della magia, lo hanno portato a scioccanti rivelazioni sul mondo della magia che nessuno si aspetta!
Ho dimenticato di dire che tutti in tutti i passaggi si nota la maniacale cura che Franky Mattew ha per i dettagli. proprio ogni piccola virgola o sfumatura. Tale ossessione lo ha portato ad un’evoluzione di se stesso come persona e come artista, avendo talvolta anche la forza di contestare idee assolute nella magia, ma sempre con la sua umiltà “non sto dicendo che il mio metodo è giusto, è solo quello che funziona meglio per me”
Infine, molti gimmick esposti e spiegati sono adatti anche in altri contesti di magia, non prettamente per le sole colombe.
Questi pensieri che ho scritto all’indomani della conferenza Dove di Franky Mattew tenuta al club magico Ring108 di Napoli possono sembrare colme di entusiasmo per l’affetto che mi lega a Francesco. Può essere, lo ammetto. Dopotutto lo vedo come una delle eccellenze Campane, e lo è, non solo per essere arrivato a far parte del CMI College, a partecipare agli europei. Due anni fa ci esibimmo al chiostro di San domenico maggiore, e fu per via di Franky che avvenne l’over booking. E’ una persona di successo in tutto ciò che fa. Detto questo, vi sfido, a partecipare ad una sua conferenza, a vedere con i vostri occhi cosa ha da dire questo Pittore Magico, e dirmi o meno se la stima che ho per lui è solo semplice affetto, o troverete un forziere pieno di esperienza, innovazione e pura e vera magia con cui potervi arricchire!