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Recensione di “Due Antiche Coppe” e “Chop” di Matteo Filippini

Due Antiche coppe

Filippini, autore ormai noto in campo magico, dopo aver scritto la bellissima (e da me consigliatissima) biografia di Dai Vernon produce un testo decisamente più tecnico: Due antiche coppe.

La sua presentazione del testo è già intrigante di suo, ma vediamo più nel dettaglio cosa mi ha colpito e conquistato (senza entrare troppo nei dettagli, vuoi perchè io tendo a perdermi nei discorsi, vuoi perché non si svela mai tutto!).

Il testo apre con una perfetta introduzione su quale che sia il ruolo dei bussolotti oggi, e di cosa e come questo attrezzo con più di cinquemila anni di storia abbia ancora qualcosa da dire nell’era del pc, e di come possa ancora stupire. Filippini esprime il suo parere in modo chiaro e (secondo me) estremamente condivisibile, e lascia diversi spunti di riflessione che possono essere applicati a qualsiasi attrezzo che qualcuno possa “distrattamente” considerare datato.

Dopo l’introduzione ci si sposta un po’ sul tecnico con un glossario sui termini inglesi utilizzati solitamente quando si parla di bussolotti o “cups and balls” e che verranno richiamati durante la spiegazione della routine, per poi discutere del motivo di fondo nella scelta di usare due bussolotti e non tre, come vuole solitamente la tradizione. In calce si trova anche un elenco piuttosto dettagliato di altre routine a due bussolotti rese celebri da prestigiatori internazionali.

Si torna poi al discorso tecnico in un paragrafo molto breve (breve considerando quante informazioni contiene!) vengono infatti esaminate: la giusta scelta di un buon set di bussolotti e di palline, di una bacchetta magica funzionale, i carichi, le seventi e la gestione di giacca e gilet.

Vi sono poi due capitoli che raccolgono le varie tecniche (destrezze e fioriture) presenti nella routine; le descrizioni di ogni tecnica sono chiarissime come tutte le spiegazioni che Filippini ci ha donato finora, tanto da non aver bisogno di foto esplicative (che sono comunque presenti numerose e nitide) inoltre non manca mai (come ormai Filippini ci ha abituato) qualche riferimento storico alla tecnica.

Dopo queste 24 pagine introduttive si entra nel vivo del volume: la routine! Questa particolare esecuzione di Filippini raccoglie numerosi classici della storia dei bussolotti, riadattato per utilizzare solo “due antiche coppe” e soprattutto per coinvolgere il pubblico molto più attivamente di quanto si fa solitamente, lo spettatore non si limita ad indicare da sotto quale coppa spariranno le palline, ma sarà parte decisamente più attiva del prestigio!

Come d’abitudine lo scritto si conclude con una bibliografia “essenziale” sull’argomento.

Chiunque ami i classici, il close-up, i bussolotti, o semplicemente sia appassionato di magia non deve perdere questo volume! Ancora una volta Matteo Filippini ci stupisce e ci soddisfa.

Chop

L’altro scritto di Filippini oltre a “Due antiche coppe” è CHOP, che, manco a dirlo, parla della Chop Cup.

Per citare lo stesso autore io ero uno di quei prestigiatori che ha sempre considerato la chop “la sorellastra povera dei bussolotti”

Ma già dopo l’introduzione sulla storia ne sono rimasto affascintato; Filippini è un ottimo fabulatore, come già aveva dimostrato nella sua biografia di Vernon!

Quindi dopo un’intrigante introduzione storica, ci regala anche una panoramica generale sull’attrezzo indicando, in base alle sue esperienze, le caratteristiche che deve avere una buona chop cup guidandoci anche in un sicuro acquisto qualora fossimo interessati a possedere un oggetto di buona qualità.

Oltre alle caratteristiche dell’attrezzo vengono indicate anche le caratteristiche che deve avere una buona routine di chop cup: senza ridurla, citando nuovamente l’autore, “a un mero gioco d’azzardo” ed è qui che Filippini mi ha conquistato quasi del tutto! E dopo qualche accenno alle routine di chop cup più famose della storia entra nel vivo della sua routine, e dopo averla letta, come me, sono sicuro che rispolvererete le vostre chop cup, o ne comprerete una nuova per inserirla (tutta o in parte, ma sempre secondo il vostro stile) nel vostro repertorio di close-up.

I libri di Matteo Filippini si possono comprare su http://www.lybrary.com/matteo-filippini-m-175219.html

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