Recensione: Enrico Marando in “Parole Magiche”
#Esordio decisamente riuscito per il nuovo #spettacolo di Enrico Marando @enrico.marando “Parole Magiche”. Sold out al Teatro Sant’Anna domenica 14 aprile, dove l’artista Torinese si è esibito davanti ad un #pubblico misto che ha potuto godere di momenti magici alternati a momenti di #recitazione teatrale che hanno emozionato adulti e bambini.
Interessante l’idea del #naufragio sull’isola abitata solo da indigeni, tra cui ha spiccato la #figura della sorella in veste di spalla e assistente, e che ha permesso ad #Enrico di dar vita ad effetti ormai consolidati del suo #repertorio .
Si sono alternati numeri di apparizioni, trasformazioni, #destrezza manuale che sono culminati nell’uso delle colombe. Uno spettacolo che per un’ora e mezza ha condotto la #fantasia di tutti in un #viaggio misterioso e meraviglioso …viaggio che noi ci auguriamo sia solo l’inizio di un lungo e felice percorso per il nostro Enrico.
Di Mr Simply & Flipper
Accompagnando mia figlia ad uno spettacolo di magia al Teatro Sant’Anna di Torino, in una domenica per altro piovosa, mi sono imbattuto in questo giovane mago.
Con l’esperienza di 40 anni da cameraman e poi DdF in Rai mi permetto di recensire ciò che ho visto.
Lui, Enrico Marando, classe 1997, si presenta non come il solito mago che utilizza l’arte mimica per legare i suoi pezzi di magia, ma con un racconto fantasioso, un costrutto narrativo in cui viene proiettato in un paese (o forse un’isola) lontano.
Il gioco funziona abbastanza, e anche se necessita ancora di piccoli accorgimenti da mettere a punto, il discorso fila.
Il pubblico gradisce e grazie alla sua bravura come mago riesce a spaziare dalla classica corda alle colombe, tra l’altro molto difficili da maneggiare ed addestrare, per finire con una bella escapologia da un enorme cubo di Rubik, con l’ausilio della sorella Francesca nelle vesti di assistente.
Conclusione: un one man show da un’ora e mezza conclusosi con standing ovation per un ragazzo poco più che ventenne e il suo spettacolo “Parole Magiche”.
L’innata passione lo porterà sicuramente a migliorare le piccole imperfezioni, inevitabili per chi calca per la prima volta le tavole di un teatro, ma ha buone possibilità di far diventare un mestiere questa sua passione.
Di Leo Lacatena, direttore della fotografia Rai