«Segui l’altra mano…!» Dirigenti a lezione di magia
Un articolo davvero interessante apparso su Business People che collega la Magia con il management.
Fonte http://www.businesspeople.it/Business/Manager-Life/Segui-l-altra-mano-!-Dirigenti-a-lezione-di-magia_42963
Anche nel business come nell’illusionismo spesso supponiamo di sapere cosa succede, sbagliando. Almeno secondo Andy Cohen, ex prestigiatore, ora consulente di aziende come Time Warner, Nestlé e Jp Morgan Chase, che usa i suoi trucchi per insegnare ai top executive come avere successo
Andy Cohen si è appena liberato dalla camicia di forza. Non è un matto. È un illusionista, bravo come Houdini. Ma il suo lavoro è diverso: usa la magia per insegnare il management. E il trucco della camicia di forza gli serve per dimostrare come agire in maniera differente da tutti gli altri. Un segreto che, applicato nel business, vale oro. «La magia è una metafora che utilizzo per dimostrare ai manager che è la mente a fare il trucco, non il mago», ci racconta l’ex prestigiatore, ora consulente di aziende come Time Warner, Nestlée JP Morgan Chase, a margine della tappa milanese del World Business Forum. «Perché pensiamo in un modo e non in un’altro? Per rispondere a questa domanda, un gioco con le carte vale mille parole». Ecco perché Andy porta sempre con sé il suo cappello magico quando fa lezione ai top executive. E loro rimangono a bocca aperta. Cosa imparano? «Usata come metafora la magia ci insegna molto di più rispetto a tanti corsi di creatività e innovazione», dice Cohen, di recente premiato dalla American marketing association. «Ci insegna a vedere le cose con occhi nuovi, elimina la resistenza, incita a partecipare senza timore, a pensare in altri modi, anche assumendoci il rischio di farlo. Ma è proprio questa la bellezza di saper gestire situazioni pericolose: l’esporsi a tutte le alternative, ampliare la visione e poi focalizzarsi, mettere alla prova dei fatti teoria e credenze».
Ma non è tutto: Cohen insegna ai Ceo a sfidare la logica del comando e del controllo, quella dell’“io parlo, voi ascoltate e poi eseguite”. «Il leader deve imparare a mettere in scena la sua performance, proprio come fa un mago, anche creando l’illusione più coerente e adatta a veicolare il suo pensiero. Quando un prestigiatore entra in una stanza», continua il mago del business, «tutti sanno che stanno per essere ingannati in qualche modo. La sfiducia è il rischio d’impresa di ogni mago. Il mago inizia a costruire la fiducia nel modo più semplice: suscitando l’impressione di avere libertà di scelta, per esempio di scegliere una carta da un mazzo. Il consumatore di oggi richiede vera scelta, e quante più sono le opzioni che ha, tanto più sarà intensa la sua relazione con il prodotto o servizio». Un esempio? «Starbucks. Ha iniziato a fidelizzare i consumatori con opzioni innovative: venti modi diversi di ordinare il caffè, numerosi posti a sedere, divani, poltrone, sgabelli e tavoli, e a seguire rifornimenti di musica in mp3 per trasferire le canzoni sui lettori musicali dei clienti». Anche le aziende, come un bravo prestigiatore, devono imparare a coinvolgere il pubblico-consumatore nello spettacolo. Fino alla fine. Fino all’applauso.
Pingback: La leadership si impara a scuola di magia