Sfida Impossibile al Poker Neo-Zelandese (TRIUMPH on Steroids) di Biagio Fasano (B. Magic)
Recensione di Davide Rubat Remond
Se Sfida impossibile al Poker Neo-Zelandese, il nuovo effetto di Biagio Fasano, fosse una magia da palcoscenico sarebbe certamente una grande illusione, paragonabile al baule della metamorfosi o ad una bella cassa per sezionare in più parti l’essere vivente al suo interno. La sfida consiste in un’inedita versione di poker, dalle regole un po’ strampalate, ma comunque divertente e semplice da seguire: si presenta come una classica routine con il mazzo di carte da distribuire e tagliare in vari mazzetti, ma sul finale cambia direzione e culmina nell’impossibile. La sorpresa della sconfitta da parte dello spettatore, in una sfida che aveva tutte le caratteristiche per una facile vittoria, si produce quando le aspettative sono tradite dalla comparsa di un incredibile poker d’assi finale. L’illusionista vincerà la sfida se, alla fine delle varie fasi di gioco (che potranno essere tre o quattro), aprendo il nastro di carte, tutti e quattro gli assi risulteranno voltati a faccia in su, mentre tutte le altre carte saranno voltate di dorso. Se anche una sola di queste condizioni non si dovesse verificare, lo spettatore sarà decretato il vincitore.
Lo spettatore inizia la sfida con il grande vantaggio di giocare con il doppio delle carte coperte, rispetto all’illusionista che gioca a carte scoperte, e i quattro assi di dorso (le condizioni essenziali per la sua vittoria); per tutta la durata dell’effetto le carte saranno continuamente distribuite in vari mazzetti, poi ricomposti dopo essere stati eventualmente voltati dalla parte opposta, secondo la volontà dello spettatore. Un’attenzione particolare al movimento dei quattro assi da un mazzetto all’altro, da un verso all’altro, in ogni momento delle varie fasi di gioco, restituisce il senso di genuina casualità ottenuto dalle scelte assolutamente libere dello spettatore.
La cosa davvero incredibile di questo effetto di Biagio, che è ispirato ed è figlio del suo precedente Virtual Revelation Triumph, è la grande, totale libertà di azione dello spettatore sui mazzetti e, in particolare sulla distribuzione delle carte nella seconda fase, senza alcun ordine prestabilito. Allo stesso modo la terza fase (facoltativa perché allunga i tempi di esecuzione) simula l’utilizzo di alcuni dadi, che sono emblemi stessi di casualità. Ho avuto modo di testarlo prima della pubblicazione e devo dire che la prima volta non ho creduto ai miei occhi, ero sicuro non potesse riuscire, e invece i quattro assi si sono presentati puntuali tra tutte le altre carte di dorso. È assolutamente incomprensibile ad un primo impatto la meccanica di questo effetto che sfrutta il principio CATO (Cut And Turn Over) di Bob Hummer in una forma evoluta. Anche le versione contactless, offerta come alternativa all’effetto principale, da eseguire al telefono è qualcosa di incredibile (provato personalmente con Biagio) che accade direttamente tra le mani dello spettatore.
Oltre alla caratteristica di essere un effetto incredibile, incomprensibile, di grande impatto è totalmente automatico e impromptu, consente l’assoluta libertà di scelta allo spettatore, senza calcoli matematici, senza alcuno sforzo di memoria, senza tecniche particolari, anzi nessuna tecnica cartomagica. Solo un mazzo di carte, anche non completo, può essere personalizzato a proprio gusto personale.
Questa volta Biagio ha superato sé stesso, sarà difficile pensare a qualcosa di migliore di questa Sfida impossibile al Poker Neo-Zelandese, in termini di qualità dell’effetto magico, semplicità di esecuzione e totale libertà di azione.
Una performance live dell’effetto è visibile su YouTube:
L’E-book in Italiano, illustrato a colori, è disponibile su www.Lybrary.com:
https://www.lybrary.com/sfida-impossibile-al-new-zealand-poker-trionfo-sotto-steroidi-p-926765.html