Silvan, Bergamo, 02/03/2013
Articolo sullo spettacolo La grande magia di Silvan, con una sua breve intervista.
http://www.ecodibergamo.it/stories/Cultura%20e%20Spettacoli/355366_il_mago_silvan_sabato_al_creberg/
Arriva al Creberg Teatro sabato alle 21 «La grande magia», spettacolo del mitico mago Silvan. Silvan, all’anagrafe Aldo Savoldello, ha cominciato a interessarsi di prestidigitazione fin da molto piccolo nella natia Venezia.
La grande popolarità arriva grazie alla televisione, in particolare con i giochi di prestigio con le carte eseguiti nella sigla iniziale di «Scala reale» (1966) e soprattutto con il programma «Sim Sala Bim», contenitore televisivo del sabato sera condotto dal ’73 all’80. Come David Copperfield e Lance Burton è stato eletto per ben due volte, nel 1990 e nel 1999, «Magician of the Year», unico non statunitense a vincere il premio.
Ha scritto oltre una decina di libri di divulgazione magica e ancora oggi la sua passione è inesaurita: «Non lascio passare un giorno senza provare un nuovo gioco».
Cosa dobbiamo aspettarci dal suo spettacolo?
«Sarà come sfogliare un libro con le mie esperienze. Il pubblico che mi conosce grazie alla tv deve percepire la mia vicinanza, sentirsi ospite del mio salotto. In teatro esiste una falsità veritiera che stupisce e crea emozione. Non esiste una magia datata o d’avanguardia, esiste una magia che piace o che non piace».
Non ci dà qualche particolare in più?
«Non voglio dare troppe anticipazioni. Ci saranno dei tableaux vivants suddivisi per temi, ad esempio sulla magia egizia. La magia ha radici antichissime, ci sono testimonianze anche 2.500 anni prima di Cristo. Ho scritto un libro sull’arte magica antica, e ho anche riprodotto alcuni dei loro trucchi, naturalmente con metodi moderni, visto che è impossibile ricostruire quali fossero gli originali».
Dopo oltre 50 anni di carriera trova ancora gli stimoli giusti per salire sul palco?
«Non manca giorno che non mi alleni per trovare qualcosa di nuovo, voglio trasmettere al pubblico più di un semplice gioco. Ma c’è una ragione speciale per cui sono contento di esibirmi a Bergamo: mi onoro di conoscere monsignor Loris Capovilla. Da ragazzo feci uno spettacolo per il patriarca di Venezia Angelo Roncalli a cui era presente anche lui, in qualità di suo segretario particolare. So che sarà molto difficile che venga ma lo inviterò al mio spettacolo. Ricordo ancora quando salì al soglio pontificio Papa Roncalli, ero a Las Vegas per lavoro e monsignor Capovilla mi mandò una medaglietta di Papa Giovanni XXIII».
Spesso col termine «mago» si intende sia il prestigiatore sia chi sostiene di avere davvero poteri soprannaturali. Come riconoscerli?
«Bisogna distinguere l’occulto dall’illusionismo. I prestigiatori dichiarano che un trucco c’è ma non si vede, non c’entrano nulla con i maghi che sfruttano per denaro la credulità delle persone promettendo rimedi che non esistono per lenire le loro sofferenze. La magia dei prestigiatori è diversa da quella esoterica, è un intrattenimento lecito e onesto condiviso da sempre più giovani. Un hobby che può diventare una professione».
Lei è un socio benemerito del Cicap (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale), qual è il suo contributo?
«Mi chiamano in casi estremi, quando si tratta di trovare la soluzione di fenomeni apparentemente impossibili. Io trovo il trucco. Va detto però che in pochi accettano di mettere alla prova i loro poteri paranormali alla luce del sole. Ad esempio ho conosciuto persone che sostengono di saper fare levitare gli oggetti: li ho sfidati a sollevarli con la mente anche solo di pochi millimetri, ma mi hanno detto che la mia presenza li bloccava. Da sempre i grandi maghi si battono contro i ciarlatani, Houdini nel 1915 lanciò una crociata contro i medium fraudolenti».
Lei ha dichiarato di essere completamente apolitico, eppure nel 2009 ha creato un piccolo caso in Rai, quando a «Domenica In» durante un suo numero disse: «Questa è una bacchetta magica che poi presteremo anche a Berlusconi». La conduttrice Lorena Bianchetti è subito intervenuta per censurarla, si aspettava tutto quel polverone?
«La politica è come il prezzemolo, te la trovi tra i piedi quando meno te l’aspetti… Non mi aspettavo la reazione della Bianchetti che comunque, trattandosi di una signora, ho perdonato».
Ma la bacchetta magica a Berlusconi la presterebbe ancora?
«Se me la chiedesse, certamente».
«La grande magia» è uno show itinerante di circa due ore con grandi illusioni, mentalismo, manipolazioni ed effetti speciali (biglietti da 33 a 22 euro). «Con l’aiuto dei miei collaboratori e collaboratrici sarò in grado di levitare, scomparire e anche farmi sezionare», commenta il mago Silvan, che è nell’immaginario di almeno tre generazioni il mago per eccellenza, ma con una certa vezzosità chiede di non rivelare quanti anni ha: «Il mago non ha età», sostiene.
Marina Marzulli