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Sylvia Browne, sedicente veggente e medium.

Interessante articolo apparso su Wired Italia, buona lettura! (il link non funziona più)

Aggiornamento 11/03/2020

Articolo ritornato alla ribalta per i casi attuali di Coronavirus, in un suo libro pubblicato nel 2008 (qui su amazon https://amzn.to/2THlCo8) sembra parli proprio di questo virus, dice il libro:

“Entro il 2020 diventerà di prassi indossare in pubblico mascherine chirurgiche e guanti di gomma, a seguito di un’epidemia di una grave malattia simile alla polmonite che attaccherà sia i polmoni sia i canali bronchiali e che sarà refrattaria a ogni tipo di cura. Tale patologia sarà particolarmente sconcertante perché, dopo aver provocato un inverno di panico assoluto sembrerà scomparire completamente per altri 10 anni, rendendo ancora più difficile scoprire la sua causa e la sua cura”

Beh, anche questo è stato previsto dai Simpsons! Vedi: https://www.virginradio.it/news/rock-news/1255435/i-simpson-avevano-previsto-anche-il-coronavirus-gia-nel-1993-guarda-la-puntata.html

#sylviabrowne #medium #fakenews #fakemedium #thesimpsons #coronavirus #book #libro #wired #amazon #zonarossa #epidemia #malattia #virus #polmonite

Beh, anche questo è stato previsto dai Simpsons! Vedi: https://www.virginradio.it/news/rock-news/1255435/i-simpson-avevano-previsto-anche-il-coronavirus-gia-nel-1993-guarda-la-puntata.html

Pubblicato il: 3 Dic 2013 alle 09:37

Chi era Silvia Browne, la medium che ha sbagliato anche sulla propria morte

Sylvia Browne Performs At Route 66 Casino's Legends TheaterIl 20 novembre è scomparsa una delle sensitive più famose degli Stati Uniti. Ecco perché i suoi poteri non erano veri, e le spiegazioni della scienza

29 novembre 2013 di Stefano Dalla Casa

Il 20 novembre scorso Silvia Browne, sedicente veggente e medium nonché acclarata celebrità televisiva americana è morta a 77 anni all’ospedale Good Samaritan di San Josè, California. In Italia, con soli (per ora) 10 libri tradotti il suo nome ai più dice poco, ma in patria quasi 60 libri, alcuni dei quali best-seller, e soprattutto le sue regolari apparizioni televisive, molte volte a fianco dell’icona del giornalismo statunitense Larry King, hanno fatto di lei una vip, nel mondo dei medium e non solo.

In cinquant’anni di attività la Browne ha elargito previsioni sulla vita politica e mondana del paese, ma si è fatta strada soprattutto per la dichiarata abilità di diagnosticare malattie e di poter aiutare la polizia e le famiglie nei più vari casi irrisolti. Le imprese della Browne non potevano che attirare l’attenzione della comunità scettica, e in particolare di James Randi, illusionista e indiscusso re degli sbufalatori, che le offrì più volte di partecipare alla One Million Dollar Paranormal Challenge, il premio di un milione di dollari istituito da Randi nel 1996 (e mai vinto) per chiunque riesca a provare in condizioni controllate l’esistenza di un fenomeno paranormale.

Il poteri di Sylvia Browne si riducono infatti in due parole: cold reading, cioè lettura a freddo, un termine ombrello che racchiude diversi trucchi tipici del mentalismo. Negli spettacoli i mentalisti si esibiscono spesso in queste letture dando l’illusione di possedere poteri paranormali. Per mentalisti e medium, l’essenza del cold reading è manipolare lo spettatore (o la vittima) portandolo a condividere informazioni. “Chi è Marco? Qualcuno sta pensando a una persona di nome Marco, o Giovanni, si può alzare in piedi per favore?”

L’amico o parente di Marco (o Giovanni) che si sente più coinvolto si alzerà in piedi e sempre per tentativi ed errori, interpretando anche il linguaggio del corpo, verrà elaborata qualche narrazione plausibile di vita vissuta, il che rispecchia quello che ogni giorno fanno gli astrologi (o i loro ghostwriter) creando gli oroscopi: grazie all’ effetto Forer (o Barnum) nel giusto contesto siamo disposti a credere che un’affermazione in realtà molto vaga ci sia cucita addosso.

A volte al cold reading è affiancato l’ hot readinglettura a caldo, nella quale l’artista o il cosiddetto veggente si procura qualche informazione sul soggetto prima di esibirsi, magari raccolte da un complice in incognito durante quelle che sembrano banali chiacchiere prima dello show, come raccontato in questo filmato che smaschera la collega Rosemary Altea, molto nota anche da noi grazie alle ripetute apparizioni nei talk show.

Un sottile gioco psicologico e una vera e propria arte che è in grado di emozionare sia chi viene letto sia chi assiste alla lettura, ma che non implica l’esistenza di alcun fenomeno paranormale. La differenza tra un mentalista (o un illusionista) e un medium è che il primo dichiara di essere un bugiardo e che voi, consapevolmente, pagate per essere ingannati. Lo stesso Randi si definisce un “onesto truffatore”.

Che dire allora di tutte le volte che Sylvia Browne  in queste decadi avrebbe fornito il suo indispensabile aiuto alle forze dell’ordine e alla famiglie alla ricerca dei propri cari?

Nel 2010 la rivista dello Csicop, equivalente al nostro Cicap, ha pubblicato un rapporto che analizza la correttezza delle previsioni pubbliche (nella maggioranza dei casi dai microfoni del The Montel Williams Show) disponibili, 115 in tutto. Dai risultati si capisce perché la Browne, nonostante le promesse, non abbia mai partecipato alla Million Dollar Paranormal Challenge: non esiste un singolo caso nel quale le letture della medium abbiano davvero fornito qualcosa di concreto ai poliziotti e alle famiglie. Quando gli elementi in arrivo dall’aldilà non erano vaghi, si rivelavano tragicamente sbagliati: nel corso della propria carriera televisiva la Browne ha rivelato alle madri la morte dei loro figli, poi ritrovati sani e salvi, o viceversa, ha pronosticato a orecchie speranzose il lieto fine, quando purtroppo non c’era più nulla da fare, oppure ancora a oggi i casi giacciono irrisolti.

Neanche con la salute ebbe troppa fortuna: con notevole faccia tosta nel 2001 disse a James Randi durante un dibattito da Larry King di visitare urgentemente un medico perché aveva un problema al ventricolo sinistro. Randi si fece controllare e non risultarono problemi oltre a quelli già noti. Quattro anni dopo, settantottenne, ebbe un infarto: niente a che vedere col ventricolo sinistro ma la Browne naturalmente non perse l’occasione di dire che era una sua profezia che si avverava.

Fin troppo facile cogliere l’ironia nel fatto che la medium abbia sbagliato a prevedere anche il momento della propria morte, che a Larry King confessò essere da qui a 11 anni. Lei probabilmente si giustificherebbe di nuovo con un “solo Dio ha ragione tutte le volte”.

Andrea Clemente Pancotti

Principalmente sono io Andrea Clemente Pancotti: infanzia rovinata dai fascicoli di “STUPIRE!” di Carlo “Mago Fax” Faggi. Abbandona l’Arte per poi riscoprirla alla soglia degli ‘anta.“. Ora il team si e’ allargato, siamo comunque un gruppo di amatori, seriamente innamorati della Magia…

Un pensiero su “Sylvia Browne, sedicente veggente e medium.

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