Telepatia: il test del CICAP su madre e figlia di Biella
Sul mensile Focus ora in edicola è presente un articolo dedicato alla telepatia dove si dà conto di un test realizzato nelle scorse settimane dal CICAP.
A Biella, presso l’associazione NuovaMente, Massimo Polidoro e Luigi Garlaschelli hanno condotto alcuni test con Amalia Maruca e Carmela Paola, madre e figlia che alcuni giornali avevano definito “telepati”.
Poiché i giornali parlavano di successi fuori dall’ordinario (una media di 25 carte indovinate su 25) era importante verificare come stessero realmente le cose.
«Madre e figlia» spiega Polidoro «ci hanno dimostrato come, sedute una di fronte all’altra e separate da un basso paravento che nascondeva le carte ma permetteva loro di guardarsi in faccia, riuscivano a “trasmettersi” i simboli presenti su un mazzo di carte Zener: e al primo tentativo hanno indovinato 24 carte su 25».
Poi, per eliminare la possibilità di segnalazioni, anche involontarie, è stato suggerito l’utilizzo di uno schermo più alto, che impedisse alle donne di vedersi.
«Questa volta le carte indovinate sono state solo 7 su 25. Un risultato di poco superiore al caso» dice Garlaschelli. «Eventuali segnalazioni di tipo “sonoro” (cigolii della sedia, movimenti, respiri, colpi di tosse… e soprattutto il suono della penna sul foglio), inoltre, sono state rese impossibili, prima aprendo le finestre sulla strada e poi utilizzando un tablet, anziché una penna, su cui disegnare i simboli pensati».
Test con carte diverse da quelle Zener o con normali carte da gioco non hanno mostrato risultati significativi. L’esperimento funziona bene solo con i 5 simboli Zener e solo quando le donne si possono guardare in faccia.
«Nei prossimi giorni pubblicheremo il resoconto dettagliato del nostro test» conclude Polidoro «in cui si capirà meglio come pensiamo funzioni la dimostrazione. Tra madre e figlia esiste indubbiamente una forte intesa, ma i nostri test dimostrano che la telepatia non c’entra nulla».
Fonte http://www.cicap.org/n/articolo.php?id=278222
Nelle scorse settimane mi sono recato a Biella con Luigi Garlaschelli per condurre un test su due donne.
Madre e figlia che, secondo i giornali, possiedono una straordinaria capacità telepatica. Come resistere a un simile richiamo?
Proprio in questi giorni, il mensile Focus dà un’anticipazione del nostro test (qui sotto l’apertura dell’articolo):
L’esperienza è stata molto interessante. Carmela e Amalia, questi i nomi di madre e figlia, hanno indubbiamente una grande intesa.
A una prima dimostrazione, dove una guardava una carta da un mazzo di carte Zener e l’altra doveva indovinare, ne hanno azzeccate 24 su 25. C’era un piccolo paravento che copriva le carte, ma le due donne si potevano guardare in faccia.
Quando abbiamo utilizzato un sipario più alto, che impediva di vedersi, quando abbiamo reso impossibile un’eventuale comunicazione di tipo sonoro oppure quando abbiamo tentato con carte diverse dai cinque simboli Zener, i risultati ogni volta rientravano nella media casuale.
La presunta telepatia, insomma, scompariva per lasciare il posto a risultati uguali a quelli che otterrebbe chiunque tirasse a indovinare.
Abbiamo dunque visto a Biella un reale caso di telepatia? I nostri test ci dicono che non è così.
Oggi sul sito del CICAP un comunicato riassume gli esperimenti condotti e, nei prossimi giorni, sarà pubblicato il resoconto dettagliato dell’incontro.