The art of magic #spettacolo #show #Recensione
Domenica 19 giugno scorso, presso Primo Piano, sede del Club Magico Italiano C.M.I. Gruppo Regionale Lazio – Lamberto Desideri, è andato in scena lo spettacolo “The art of Magic”.
Questo show, preceduto da un simpatico aperitivo nella parte esterna del locale, è stato ideato dal Presidente della sezione Riccardo Bramati a compendio e chiusura dell’anno di corsi del club che ripartiranno il prossimo settembre.
Presenti in sala tra gli altri Jucas Casella, Claudio Mele, Remo Pannain e Gianni Loria che ha premiato l’impegno di Bramati con una targa ricordo (impreziosita da una carta d’oro) e con la spilla d’oro del CMI gli insegnanti del Club Luigi Pesce e Davide Spada.
Quest’ultimo ha condotto la serata affiancato da Francesco Miccoli; se del primo è nota da anni la capacità di stare in scena c’è da ammirare la naturale spontaneità del giovanissimo Francesco che si è esibito anche in due effetti, uno “sparato” assieme allo stesso Spada e l’altro in chiusura dello show.
Davide e Francesco sono uno la perfetta spalla dell’altro sia per simpatia sia per intesa sul palcoscenico; hanno dato il ritmo al tutto intrattenendo il pubblico mentre Giovanni Butera preparava o sgomberava celermente il palcoscenico.
Ad aprire le danze la giovanissima Mayla che si è esibita nel numero degli Anelli Cinesi apportandovi grazia e sensualità dimostrando come un “classico”, se ben eseguito, ha sempre il suo fascino e sa incantare come se si vedesse per la prima volta.
Subito dopo è stato il turno di quel ciclone di parole che è Tiziano Grigioni che ha coinvolto (e travolto) un volontario del pubblico. Presenza scenica, battuta pronta, simpatia e bravura, come ormai ci ha “abituato”, conducono il pubblico in una giostra di magia impazzita. La vera misdirection perché non si sa mai cosa stia per accadere.
Matteo Fraziano, con l’aiuto di una fantomatica Siri e la scarpa di un volontario, ha dimostrato come si possa reinventare un effetto (siamo innanzi a una versione anni 2000 della frittata nel cappello) divertendo il pubblico in sala. Ottima performance e tenuta di palco.
Auro Cardillo ha presentato un numero di Nouvelle Magie dove dei fogli di carta appallottolati scompaiono e ricompaiono in un incubo notturno e un poco surrealista.
Andrea Sestieri ha simpaticamente coinvolto una coppia per un esperimento sulla solidità di unione, mentalismo e cinque spettatori per un intenso book test. Il tutto condotto in maniera frizzante, battuta a impromptu e simpatia.
Giuseppe Villirillo è arrivato “inaspettato” sul palco e ha simpaticamente interagito con i due presentatori presentando un numero di carte che ha coinvolto quella parte di pubblico babbano a cui era stato dato un mazzetto a inizio serata. E’ stato un momento simpatico e ben condotto.
Marco Amadori ha realizzato un atto teatrale di grande impatto scenico che ha ricordato gli stilemi estetici di inizio secolo scorso che viravano però, in questo caso, sulla modernità nella maniera con cui gli effetti erano presentati grazie anche a un interessante gioco di luci. Grande presenza scenica.
Alla sua intensità è stata contrapposta quella di Serena maga pasticciona, improbabile ventriloqua e insicura scenicamente. Risate continue perché solo chi sa davvero padroneggiare la scena e bene può esibirsi come se fosse un disastro. Ottimi tempi comici e idee fulminanti.
A chiudere il giovanissimo Leonardo Panetti, che sta collezionando numerosi riconoscimenti, con il suo atto magico di manipolazione di palline, carte, cuffie stereo e apparizione finale.
Una serata di allegria, bravura e amicizia.
Il tutto immortalato dallo straordinario Pietro Nissi che ringrazio per il permesso di pubblicare qui alcuni suoi scatti.