Wemm2019, recensione di Saykon
#NAPOLI. Bene, #oggi è #lunedì, doveva esserci l’attività settimanale al Ring 108 @ring108 #ring108, ma si era deciso preventivamente di non fare attività per recuperare le energie. Però io stranamente queste energie le ho, ed avrei voluto che questo #WeekEnd Magico #Mediterraneo fosse durato un pochino in più.
Si è iniziato venerdì, ma per alcuni già giovedì, infatti Marco Merlino e Giuseppe Ferrara, giunti da #Messina apposta per questo evento, erano qui… o forse è iniziato tutto molto prima?
Quest’anno Mario Guarracino, ha chiesto a me e Marco di organizzare qualcosa per il sabato sera. “Avete carta bianca” e così è stato. Almeno per un mese io e Marco ci siamo sentiti ogni giorno quasi, e l’argomento centrale era sempre lo stesso: Il sabato sera del Wemm 2019!
Ma comunque, il giovedì sera lo abbiamo passato in #pizzeria, in un ambiente tranquillo, buona #pizza, e tanta #magia.
Il giorno dopo alla sera vi è stato lo #spettacolo di magia al Teatro Salvo D’acquisto in via Morghen. Purtroppo, a causa di un compleanno di un caro amico non sono potuto essere presente, ma dalle foto, dalle reazioni e da quanto ho sentito, i ragazzi hanno semplicemente spaccato, il tutto coordinato dalla presentazione sul palco di Gianni Loria. Sono riuscito a passare nel dopo cena per riaccompagnare a casa Marco con Peppe e chiunque avesse avuto bisogno di un passaggio (per i posti disponibili) e subito dopo a letto, il giorno dopo sarebbe stato un giorno intenso.
Sabato mattina inizia con il concorso da scena, quattro concorrenti: Magic Mattew, Magic Alexander, Mirko Corpo e Vito Cascione l’unico a giocare fuori casa da Bari. Il concorso è stato presentato da Roberto Muci, il quale ha concluso la competizione con la sua esibizione coinvolgendo i più piccoli presenti in sala, divertendo e meravigliando tutta la sala. Durante la mattinata, sono state distribuite a tutti i presenti che hanno acquistato il biglietto per il congresso Wemm 2019, le felpe recanti il logo del IBM Ring 108, interamente cucito in rosso e bianco. Una figata pazzesca ed un pezzo da collezione unico!!!
Dopo è seguito il verdetto della giuria espresso dal presidente di giuria Gianni Loria:
1 posto Mirco Corpo
2 Posto Magic Mattew
3 Posto Vito Cascione
4 Posto Magic Alexander al quale è stato assegnato anche una medaglia speciale del Wemm
Ci si è spostati nello spazio centrale del convegno dove è stato servito (con sorpresa gradita di molti) un rinfresco a base di panzerottini al forno di diversi ripieni, e lasagna per tutti!!!
Dopo questa fantastica pausa pranzo, sono iniziate le conferenze in programma:
Il conferenziere d’onore Aurelio Paviato, che è voluto partire dalla sua esibizione in scena della sera prima, analizzandone diversi punti, spiegando il percorso che lo ha portato a tali scelte e inserendo altre finezze che avrebbe potuto adoperare in altri contesti. Una conferenza anche teorica, seguita da materiale video esclusivo dell’Escorial e dello stesso Tamariz per spiegare out ed escamotage adoperati dal maestro, a cui lo stesso Aurelio si rifà.
A seguire, conferenza “light” di Matteo Filippini, (la sua conferenza solitamente è di due ore, gli è stato richiesto di riassumerla in un’ora). Abbiamo rischiato di perdere questa opportunità in quanto ha avuto un contrattempo sul viaggio, ma è riuscito a fare la magia ed essere presente. Non conoscevo Matteo di persona, e sebbene il mentalismo non mi entusiasmi affatto, ho apprezzato tantissimo il suo carisma, il suo modo di essere, identico nelle performance che nel parlare dopo. Ho avuto anche il piacere di riaccompagnarlo in hotel la sera prima della cena. La sua conferenza di mentalismo è stata ricca di principi, cenni storici, biografici, effetti adatti sia a mentalisti “puri” che a chi avrebbe voluto farsi contaminare da questa branca. Molto interessante il suo effetto di lettura del pensiero mediante la scelta di parole tra una trentina esposte, il tutto basato su un codice binario, reso abbastanza semplice dai suoi studi.
Ore 17.30 circa, si è iniziata l’ultra lecture, un momento in cui 5 persone avrebbero avuto 15 minuti a testa per parlare di un argomento a proprio piacere, il tutto coordinato da Marco Merlino. In sequenza:
Aurelio Paviato,
Marco Merlino,
Matteo Filippini,
Sergio Starman,
Saykon… cioè, avrei dovuto, ma poi si era fatto tardi e ci siamo spostati, quindi chissà di che avrei parlato u.u
Da lì ci siamo spostati alla sede ufficiale del club, dove poco dopo sarebbe stata servita la cena. Personalmente ho ben pensato di rifornirci di una ventina di birre per rallegrare la serata, accompagnato a fare la spesa da Matteo Carraro.
Alla sede, abbiamo suddiviso l’area in due ambienti: all’esterno, riscaldati dalle stufe a “fungo”, zona rinfresco, con rustici, panini e quant’altro, di ogni genere (Friarielli presenti, tranquilli!) per poi seguire la pasta al forno!
All’interno, le prove per la gara di close up, presentata da Marco Merlino. Quattro concorrenti: Mirko Corpo, Giuseppe Guastella, Matteo Carraro da Varese, Giuseppe Ferrara da Messina. Tutti hanno portato numeri di monetomagia, ad eccezione di Massimo che ha eseguito un numero di Cups&Balls.
Il verdetto della giuria è stato esposto da Aurelio Paviato in quanto presidente di giuria:
Primo posto assegnato con la coppa a Mirko Corpo (si, si è portato a casa tutto)
Borsa di studio suddivisa tra Mirko Corpo e Matteo Carraro.
Dopo è seguito il momento di cui tantissimi stanno parlando: La gara di improvvisazione organizzata da Marco Merlino e Saykon!!!
Mario ci aveva chiesto qualcosa di originale, abbiamo puntato su una attività classica, e l’abbiamo Saykonizzata un poco. Come facevamo ad essere sicuri che avrebbe funzionato? Qualsiasi idea avessi proposto, a cui Marco avrebbe poi risposto con un “no” sarebbe stata quella vincente (Marco aveva detto di NO anche alle birre u.u ) Ed è per questo che funzioniamo, in quanto diversi, contrapposti, ma amici come fratelli. Un po’ complicato da spiegare, ma se ci vedete all’opera, nel nostro numero che facemmo alla IV edizione di Entropia, vi assicuro che era stato provato in quel momento. E funzionammo parecchio.
Il regolamento era semplice:
Le squadre avrebbero dovuto avere un numero di concorrenti quanto più vicino al numero 5
Ogni giocatore sarebbe stato assegnato in una squadra a “Caso” scrivendo il proprio nome su una carta da gioco, inserita in un mazzo, poi mescolate e servite. Ecco fatte le squadre.
Il pezzo forte di questa competizione: Un bersaglio di un metro di diametro, con 28 oggetti sopra, scelti mediante lancio di shuriken, (le stelline dei ninja) e si può dire che è stata la fase più divertente, assieme all’esposizione delle performance. Ogni squadra aveva così degli oggetti presi totalmente a casa, e differente dalle altre (quindi non c’era il rischio si copiassero i singoli effetti)
Le squadre hanno avuto 10 minuti (poi diventati 20) per strutturare il numero. Ogni squadra ha voluto che tutti i componenti prendessero parte alla routine, utilizzando tutti gli oggetti.
Ai presenti sono stati distribuiti diverti talloncini recanti il logo dell’IBM Ring 108, e si sarebbe dovuto votare la routine più gradita, con la clausola che ogni squadra non poteva votare per sé stessa.
A vincere, la squadra composta da Frank Mattew, Giuseppe Ferrara, Giuliana Galati, Vito Cascione e Mirko Corpo (si, si è portato a casa tutto!)
Dopo la gara di improvvisazione, tutti a casa.
La domenica mattina ho perso la conferenza di Gyula Czili, per accompagnare Marco e Peppe in stazione. Niente Arrivederci con Marco, tanto me lo trovo qui a Napoli il mese prossimo (ha un debole per le nostre sfogliatelle ma dice viene qui solo per trovarmi u.u) prima di andarsene, come tradizione, abbiamo appeso assieme alla mia parete il manifesto di Entropia IV edizione.
Sono riuscito ad arrivare in tempo e vedere finalmente la conferenza di Sergio Starman. Infatti, è dal 2014 che aspettavo questo momento. Al Symposium di quella edizione, si poteva scegliere di passare mezz’ora con un professionista, scelsi Starman, ma per motivi personali non poté essere presente quel giorno. E domenica finalmente l’ho visto all’opera. Nonostante mi fosse venuto un potente mal di testa, ho cercato di impregnare la mia mente più possibile con le sue parole, con la sua visione della magia, di comunicazione, coinvolgimento, di altruismo artistico. Una conferenza che molti definirebbero “teorica” perché povera di “giochi spiegati” o venduti, ma queste sono le conferenze che amo. Conclusa la sua Conferenza, mi sono abbattuto. Ho acquistato di cuore le sue note di conferenza, ho salutato tutti, avrei voluto abbracciarli uno ad uno, Fofficino è corso a salutarmi prima che me ne andassi. Sono tornato a casa, esausto, ma felice.
Al mio risveglio dopo qualche ora, ho visto le foto sul profilo Instagram del Club Ring 108. Al work shop di Aurelio Paviato sui bussolotti erano in parecchi, tutti a seguire il maestro. Da quanto mi hanno riferito dopo, anche quel momento è stato un successo.
Ho ricevuto parecchi complimenti per questo Wemm, non in qualità di “Saykon” o “semi organizzatore”, ma in qualità di membro di questo circolo. Infatti, credo che il successo di questo evento, sia stata l’organizzazione che c’è stata dietro, nei mesi precedenti: Scelta dei conferenzieri, struttura del programma, molti di noi siamo andati anche a fare esibizioni in teatri minori per fare pubblicità al nostro club e ai nostri eventi. È stato una sinergia di azioni, da parte di tutti. Non so nelle altre realtà quanto questo coinvolgersi sia sentito, io credo che come gruppo funzioniamo perché ogni volta tutti fanno tutto, in misura a quanto si può. Ed il fatto che Mario Guarracino, Marco Mocella e Nicola Santamaria abbiano voluto (ed avuto il coraggio) di affidare a Marco e Me la gestione di alcuni momenti, mi ha reso carico di orgoglio, pieno di energia, e leggere tutti i commenti, complimenti di così tanta gente… è semplicemente una cosa bellissima.
Adesso Marco già mi sta tartassando da ieri sera per le idee del Wemm 2020…
Mago Saykon, Villa Anna, 26/01/2019
Foto di Emilio Caccavello https://www.facebook.com/emilio.caccavello/media_set?set=a.10217552997927602&type=3